Sale la tensione in Assemblea regionale siciliana. Chiuse le approvazioni degli articoli fondamentali sui quali Schifani aveva tessuto le fila trovando punti di convergenza anche con le opposizioni, oggi l’Ars è entrata nel vivo della manovra “non condivisa”. Si tratta di quegli articoli sui quali ogni gruppo parlamentare ha un’idea diversa e non soltanto maggioranza e opposizione.
Scoppia il caso assenze in aula
Il clima si riscalda poco a poco fino a quando il capogruppo 5 stelle Antonio de Luca si accorge che in aula ci sono meno deputati di quelli che il sistema elettronico considera presenti. Una veloce verifica e prende la parola per denunciare “Ci sono tesserini inseriti ma i deputati della maggioranza non sono in aula”.
Il sistema è chiaro: la presenza fittizia alza il numero legale e rende più difficili i giochi dell’opposizione che tenta vari ostruzionismi. Ma l’assenza dei parlamentari non va giù neanche al partito di maggioranza relativa così Giorgio Assenza si trova costretto, da capogruppo FdI, a precisare che deputati e assessori del suo partito sono tutti in aula.
Galvagno “Lavoro per evitare voto segreto articolo 7”
Si diffondono voci sulle spaccature all’interno della maggioranza ed il Presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno interviene con una nota ufficiale a fugare i dubbi circa la sua posizione su uno degli articoli nodali, l’articolo 7: “Per mettere a tacere indiscrezioni sull’intenzione del presidente dell’Ars nel volere bocciare il fondo sull’editoria, il presidente fa sapere che, proprio per evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione, non ha mai partecipato in passato alla votazione sul punto e sta lavorando per evitare che non ci sia una richiesta di voto segreto, affinché tutti i parlamentari possano esprimersi palesemente”. Galvagno lo mette nero su bianco in una nota diramata dal suo ufficio stampa
Lo scontro De Luca Sammartino
Intanto va in scena l’intervento di Cateno De Luca che chiede la presenza in aula del Presidente della Regione e torna ad attaccare gli assessori a cominciare da Alessandro Dagnino. “Io ho lavorato un mese su questa manovra e mi sento offeso come deputato” dice. Ma esplode quando Luca Sammartino gli fa cenno di avvicinarsi. L’assessore all’agricoltura vuole dirgli qualcosa de visu ma De Luca la prende come una provocazione e il presidente di turno, Nuccio Di Paola, dopo essersi consultato col presidente Galvagno, sospende l’aula. Una sospensione che poco dopo si tradurrà in un rinvio al pomeriggio.
L’attacco del Pd “Maggioranza già sgretolata”
“Dopo appena una manciata di articoli la maggioranza si è già sgretolata, al punto che lo stesso capogruppo di Fdi è stato costretto a intervenire per sottolineare l’assenza dall’aula di interi gruppi di centrodestra che sulla carta sostengono il governo. Con questo clima vorremmo capire dal presidente Schifani come pensano di andare avanti sui 134 articoli della manovra” si chiede Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars. E su questa domanda partono le consultazioni fuori da sala d’Ercole






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