“Pur avendo approvato il contratto di servizio per nove anni, il piano industriale, il budget triennale, il piano dei fabbisogni, con relative procedure per le assunzioni già in fase di svolgimento, adesso il Comune affida ai privati e non a Sispi i nuovi progetti del Pon Metro Plus 2021-2027 per milioni di euro. Ci chiediamo il perché. Chiediamo al Sindaco di Palermo e a tutta l’amministrazione comunale di rispettare il contratto di servizio in essere, garantendo in tal modo lo stesso Comune sotto il profilo del controllo e della la sicurezza economica, al Consiglio Comunale di vigilare con azioni concrete sul rispetto del contratto di servizio dallo stesso approvato”. Lo scrivono in una nota i due segretari Fim Cisl e la Fiom Cgil Palermo Antonio Nobile e Francesco Foti, con le Rsu Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Velardi per la Fim e Antonio Flaccomio della Fiom. Il 26 marzo 2024 con delibera del Consiglio Comunale n.17 è stato rinnovato il contratto di servizio novennale con l’azienda in house Sispi S.p.A. che prevede la conduzione tecnica e l’affidamento dei nuovi sviluppi che riguardano i servizi informatici e telematici del Comune di Palermo. “Come è sempre avvenuto in questi 35 anni di vita della Sispi, i cosiddetti ‘nuovi sviluppi’ previsti nel contratto di servizio sono sempre stati riferiti e hanno riguardato sostanzialmente tutto il settore dell’innovazione digitale e tecnologica dei servizi comunali”. I due sindacati aggiungono “difatti, negli anni scorsi, seppure con significative differenze tra i vari anni, il bilancio della Sispi ha potuto contare dai 10 ai 18 milioni di euro circa di nuovi progetti affidati dal Comune di Palermo, in primis attraverso le linee di finanziamento del Pon Metro 2014-2020, dell’Agenda Urbana del PO FERS, dal Patto per Palermo ecc.. Queste condizioni hanno consentito alla Sispi di chiudere il bilancio sempre in attivo malgrado i grandi investimenti fatti per il nel rinnovo tecnologico delle infrastrutture comunali”. Ora, lamentano i sindacati “improvvisamente adesso si sono interrotti drasticamente gli affidamenti dei nuovi progetti per i prossimi esercizi a vantaggio di soggetti privati. Ad oggi esistono affidamenti certi a Sispi per soli 2 (due) milioni di Euro circa, a fronte di circa 24 milioni di risorse del nuovo PON METRO a disposizione del Comune per il “digitale”. Questa oscura scelta dell’Amministrazione Comunale mette a rischio la tenuta economica della Sispi che ha già dovuto rivedere al ribasso il budget 2026”. I sindacati si chiedono “perché l’amministrazione comunale ha cambiato improvvisamente direzione ignorando la volontà espressa dal Consiglio Comunale? Quali ragioni hanno portato ad esempio l’affidamento diretto a privati di parti importanti dei sevizi tributari e della riscossione che è già un settore gestito da Sispi? Eppure le aziende pubbliche strumentali come Sispi esistono proprio per consentire all’Ente proprietario ‘Il Controllo Analogo’ sulla gestione economica e sulla realizzazione dei progetti affidati, ma anche sulla sicurezza delle infrastrutture tecnologiche pubbliche, in particolare in settori nevralgici della vita di un grande Comune come Palermo come sono i tributi. ‘Controllo analogo’ che non può essere esercitato con gli affidamenti ai privati!”. “Inoltre – aggiungono i sindacalisti – questa violazione del contratto di servizio mette a rischio la sostenibilità economica del bilancio Sispi e quindi la realizzazione del piano industriale e del piano delle assunzioni già in fase di espletamento (anche se avviato in misura ridotta proprio per assenza di nuovi progetti di sviluppo affidati). Il sindacato ha chiesto spiegazioni alle commissioni consiliari competenti per materia, ossia la prima e la terza commissione, le quali hanno preso atto della denuncia del sindacato e chiesto spiegazioni all’Assessore al ramo. Spiegazioni che sono state in realtà un’arrampicata sugli specchi che non hanno chiarito affatto le ragioni di tali scelte, anzi le hanno sostanzialmente confermate! Ad onor del vero sono state date verbali rassicurazioni su ipotetici nuovi affidamenti dei quali, alla data odierna, non vi è traccia né conseguenti atti amministrativi!”


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