Stop a tutte le norme ordinamentali e generaliste. Con un colpo di mano in realtà rispondente ai criteri regolamentari, l’Assemblea regionale siciliana taglia una quarantina di articoli dalla manovra finanziaria riportando il testo sotto i cento articoli. Lo ha annunciato il Presidente Gaetano Galvagno dopo un accordo con il governo e la maggioranza. Un accordo sul quale anche l’opposizione non porrà pregiudiziali. Fra articolo cassati e orme approvate di colpo i lavoro superano il giro di boa di metà strada.
Si punta a chiudere fra stasera o più probabilmente domani. Una trentina gli articoli già approvati e adesso l’Ars sta accelerando il percorso di voto.
Sono già passate le norme più importanti. Dopo i 200 milioni di incentivi al lavoro in varie forme, i contributi all’editoria, l’aumento delle giornate lavorative dei forestali, oggi pomeriggio passa anche la stabilizzazione dei 250 precari dell’Esa, l’Ente di Sviluppo Agricolo.
Figuccia (Lega) “Felice di queste stabilizzazioni dopo 25 anni”
“Sono felice che, dopo tanti anni di precariato, circa 250 operai dello sviluppo agricolo dell’Esa abbiano finalmente raggiunto l’obiettivo della stabilizzazione. Lo dice Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana. “Si tratta di lavoratori – aggiunge Figuccia – che potranno finalmente operare per tutto l’anno e che saranno impiegati nelle attività ordinarie dell’ente, nella pulizia degli alvei dei fiumi e in numerosi altri interventi fondamentali per la tutela del territorio e per lo sviluppo agricolo della Sicilia. Un risultato importante che restituisce dignità lavorativa a centinaia di famiglie e garantisce maggiore efficienza all’azione dell’Esa”.
Catanzaro (Pd) “Passaggio decisivo”
“L’approvazione dell’articolo 39 della legge di Stabilità regionale rappresenta un passaggio decisivo per dare certezza e dignità lavorativa al personale della meccanizzazione dell’ESA, che da anni assicura interventi fondamentali per la manutenzione del territorio e delle infrastrutture rurali siciliane”. Lo dichiara Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana.
“La norma introduce un percorso chiaro e sostenibile di trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, accompagnato da una copertura finanziaria pluriennale – prosegue Catanzaro – e risponde a una necessità reale: rafforzare un servizio pubblico strategico per l’agricoltura, la prevenzione del dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle aree interne». È una scelta che va nella direzione che il Partito Democratico ha sempre sostenuto: valorizzare il lavoro, superare il precariato storico e garantire maggiore efficienza all’azione amministrativa della Regione. Ora – aggiunge – è fondamentale che si proceda rapidamente con l’attuazione della norma, nel rispetto delle procedure previste, affinché quanto approvato in Aula si traduca in risultati concreti per i lavoratori e per i territori”.
Beni confiscati
Via libera anche all’articolo che prevede contributi per la riqualificazione dei beni confiscati. È stato approvato dall’Ars l’articolo che prevede la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La misura prevedeva inizialmente un sostegno per i progetti presentati dai Comuni fino a 300mila euro a intervento, per una somma complessiva di 5 milioni di euro. Con la riscrittura fatta dal presidente della commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici, a beneficiarne ora, oltre ai Comuni, saranno anche i consorzi per la legalità e lo sviluppo assegnatari di beni confiscati.
Progetti contro la dipendenza da smartphone
In casa 5 stelle soddisfazione l’approvazione delle proposte contro la dipendenza da smartphone e iperconnettività con l’istituzione di un fondo destinato agli enti del terzo settore per realizzare progetti per combatterla. La norma ha avuto l’ok da Sala d’Ercole grazie a un emendamento del deputato M5S Carlo Gilistro che ha permesso di estendere a queste dipendenze il fondo istituito con l’articolo 81 della legge di stabilità in discussione all’Ars contro le dipendenze da alcol e sostanze psicotrope.
“Questa approvazione, arrivata in maniera assolutamente trasversale – dice il deputato, che su queste dipendenze gode di un osservatorio privilegiato grazie alla sua professione di pediatra – è la consacrazione del riconoscimento della pericolosità delle dipendenze dai cellulari e dall’iperconnettività, ormai da equiparare alle dipendenze da alcol e droghe e per certi aspetti anche più pericolose di queste, perché, non essendoci inalazione o assunzione di alcuna sostanza, sono più subdole e insidiose”.
Gilistro è anche firmatario della legge-voto approvata all’unanimità lo scorso febbraio dall’Ars che vieta l’uso dei cellulari e delle apparecchiature digitali ai bambini fino a 5 anni e ne limita fortemente l’uso nella seconda e terza infanzia e in età adolescenziale.
“La legge – dice Gilistro – è stata trasmessa a Roma. Dovrà essere il Parlamento nazionale a farla diventare legge dello Stato. I tempi sono ormai maturi per farlo. Sta infatti crescendo esponenzialmente la consapevolezza del pericolo digitale che incombe sulla salute dei nostri bambini e ragazzi”.
Si punta a chiudere entro domani
In giornata approvati anche alcuni articoli tecnici e adesso si punta a chiudere entro domani, sabato 0 dicembre. Per poter chiudere davvero il capitolo legge di stabilità, però, bisogna passare almeno attraverso altri due articoli: l’aumento di 30 milioni degli stanziamenti promesso ai Comuni e l’aumento del monte ore degli ex Pip stabilizzati almeno fino a 24 ore settimanali. Due temi sui quali non dovrebbero essersi levate di scudi dall’opposizione anche se in maggioranza c’è chi continua a chiedere di più in entrambi i casi





Commenta con Facebook