Il Concorso internazionale “Uno, nessuno e centomila” di Agrigento dalla dimensione competitiva va oltre ed estende le proprie potenzialità educative e culturali. 

È in corso un progetto di dottorato di ricerca internazionale in cotutela tra l’Université de Lille e l’Università di Siena, dedicato allo studio dell’adattamento teatrale delle novelle di Luigi Pirandello in ambito scolastico. Il titolo della ricerca è «L’adaptation des nouvelles de Luigi Pirandello pour la scène: une expérience en contexte scolaire».

Il progetto della professoressa Maria Grazia Coccia di Roma analizza il valore pedagogico della trasposizione teatrale delle novelle pirandelliane come strumento per l’apprendimento della lingua e della cultura italiana, con particolare attenzione ai contesti educativi multiculturali.


Come spiega la prof. Coccia, il corpus della ricerca proviene dal Concorso internazionale “Uno, nessuno e centomila”, che si svolge ogni anno ad Agrigento e che da nove anni coinvolge studenti di scuole italiane e straniere nello studio dell’opera di Pirandello attraverso il teatro.

Per la ricerca sono state selezionate circa cinquanta novelle di Luigi Pirandello, i cui temi centrali — crisi dell’identità, relatività della verità, incomunicabilità — sono risultati particolarmente significativi e attuali per il contesto giovanile e multiculturale del concorso.

L’indagine si concentra sulla trasposizione intersemiotica che conduce dal testo narrativo alla scena teatrale. Questo processo consente di osservare come gli studenti interpretino la materia narrativa e come mobilitino i codici specifici del linguaggio teatrale per elaborare una nuova ri-enunciazione scenica.


Il teatro viene così inteso come spazio di mediazione tra linguaggio, azione e riflessione, in dialogo con importanti riferimenti teorici quali Augusto Boal (Teatro dell’Oppresso) e Jerome Bruner (pensiero narrativo).

Il progetto si ispira all’esperienza didattica condotta dalla professoressa Coccia al Lycée International di Saint-Germain-en-Laye tra il 2017 e il 2024, quando il teatro è stato concepito come un vero e proprio laboratorio creativo. In questo spazio, il testo letterario, l’emozione e il linguaggio diventano per gli studenti esperienza vissuta, condivisa e partecipata.

Il teatro non viene considerato una semplice attività artistica, ma un dispositivo didattico capace di trasformare il rapporto degli studenti con il testo, con la lingua e con l’interpretazione.


L’adattamento teatrale delle novelle di Pirandello emerge come uno strumento efficace per rafforzare l’apprendimento linguistico e la pronuncia; sviluppare la comprensione culturale; stimolare competenze collaborative e relazionali; favorire una presa di parola più autonoma; costruire una relazione attiva e critica con il testo letterario e la messa in scena.

Gli studenti sviluppano così una maggiore consapevolezza del linguaggio teatrale e una capacità critica che integra espressione, interpretazione e riflessione.

La ricerca rappresenta un importante riconoscimento del valore della proposta formativa del Concorso rivolto alle scuole, che da nove anni promuove lo studio dell’opera di Pirandello e del teatro come strumenti privilegiati di apprendimento, dialogo interculturale e crescita personale.

Il bando della IX edizione del concorso “Uno, Nessuno e Centomila” scade il 31 gennaio 2026. I dettagli sui criteri di partecipazione e sul programma sono disponibili al link www.concorsounonessunoecentomila.it

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