Era arrivata al quarto posto del concorso all’Università di Palermo che prevedeva l’assunzione di tre impiegati. Per pochissimo non era riuscita a sopravanzare la terza candidata. Analizzando il lavoro svolto dalla commissione di esami la concorrente assistita dagli avvocati Luigi Matta e Valentina Matta è stato dimostrato che non erano stati calcolati tutti i titoli presentati.

La sentenza dei giudici del Tar

I giudici del Tar di Palermo della seconda sezione, presieduti da Federica Cabrini, hanno accolto il ricorso e ricalcolato il punteggio della giovane esclusa consentendole di superare la terza candidata ed essere così assunta. L’attribuzione del punteggio nella valutazione dei titoli è stato al centro della valutazione del ricorso. La ricorrente si era classificata subito dopo l’ultimo vincitore e con un punteggio di 0,50 avrebbe vinto il concorso. Avendo vantato e provato di avere esperienze, competenze linguistiche e informatiche solo in parte riconosciute ha dunque presentato ricorso e vinto.

Il calcolo

I giudici hanno calcolato i punti non considerati per la lingua inglese e per i titoli informatici conseguiti dalla candidata. “Si tratta – commentano gli avvocati Pietro Luigi e Valentina Matta – di una decisione importante perché sintetizza numerosi principi dell’operato delle commissioni di concorso che in questo caso sono risultati non rispettati. Positivo il fatto che l’Università si sia prontamente adeguata alla statuizione del Tar”.