La cosa che mi sorprende maggiormente, in merito alle dichiarazioni che ho letto in queste ore da parte dell’attuale segretario provinciale del PD, il mio partito nel quale sono stato eletto e del quale porto alta la bandiera, è che non si riesce a fare opera di autoanalisi politica e, financo personale.

C’è, di fondo, un’ambiguità politica del gruppo dirigente provinciale che non fa altro che penalizzare il radicamento del Partito Democratico. Mi chiedo come si possa analizzare diversamente da tutto il resto del Paese quella che è evidentemente una strategia vincente del PD di Trapani che, notoriamente, ha costruito due liste a supporto del Sindaco Tranchida e vi ha fatto transitare dirigenti locali del partito che sono riusciti, unitamente ad espressioni di altri movimenti e società civile, a dare man forte e credibilità allo stesso Partito Democratico. Io stesso, nella qualità di deputato regionale del PD, ho contribuito a costruire una lista chiaramente di matrice democratica chiamando all’appello uomini e donne che si rivedono nel Partito Democratico. Con molti di loro avremo modo di ragionare su un percorso di rinnovamento del PD nella città capoluogo ed è questo lo spirito democratico che ha portato il mio partito ad ottenere quattro consiglieri comunali e a lavorare per la costruzione di un gruppo consiliare già dalle prime ore dopo l’esito del voto.

E’ questa la vera affermazione politica di un partito che ha dovuto e continua ad evitare una disfatta a causa dell’ambiguità del gruppo dirigente provinciale. Al netto degli errori che la nostra coalizione ha commesso, e vanno ammessi candidamente, il PD adesso ha l’onore di doversi e sapersi confrontare con umiltà al suo interno e con la comunità trapanese dei democratici e delle democratiche tutte. Un’ambiguità, quella del gruppo dirigente provinciale del PD, che ha rischiato di far vincere la destra nel capoluogo. E’ su questo che dovrebbero interrogarsi i dirigenti provinciali del PD ma, invece, continuano ad agire in danno del PD di Trapani e della comunità trapanese”.

E’ tempo di lavorare per far crescere il nostro partito sul territorio, a partire dal contatto diretto con la gente. Il gruppo dirigente non può rimanere distante, lontano dalla realtà, deve ascoltare e rispettare le richieste e le esigenze dei cittadini. Il risultato sancito dalle urne parla chiaro è ha bocciato l’attuale modello di gestione del Pd a Trapani. Non c’è altro da aggiungere sull’argomento se non il fatto che è arrivato il momento di cambiare rotta. Continuare ad alimentare inutili polemiche crea solo ambiguità, a danno delle comunità che intendiamo amministrare”.

Queste le dichiarazioni del deputato regionale del Pd Dario Safina, dopo le ultime polemiche sul ruolo del partito nella tornata elettorale appena trascorsa.

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