i fatti a gela nel dicembre 2016

Uccise strangolandole le sue due figlie, nuova perizia psichiatrica su Giusi Savatta

La corte d’assise d’appello di Caltanissetta ha disposto una nuova perizia psichiatrica su Giusi Savatta, la donna che, a dicembre del 2016, a Gela, strangolò, uccidendole, le sue figlie: Maria Sofia, di 9 anni, e Gaia di 7.

L’imputata venne assolta perché giudicata incapace di intendere e di volere a seguito di una perizia collegiale
disposta dal gup. Gli esperti sostennero che Savatta era affetta da delirio paranoide, pur ritenendola, però, capace di
partecipare al processo. L’assoluzione non è stata impugnata dalla Procura di Gela, né dalla Procura generale di
Caltanissetta che, con la pg Fabiola Funari sostiene l’accusa in appello.

La parte civile – si è costituito il marito – ha impugnato il verdetto ai fini civilistici, dunque, solo per l’eventuale risarcimento del danno e ha chiesto la nuova perizia. All’istanza non si è opposta la pg Furnari. L’udienza è stata rinviata al 4 dicembre per il conferimento dell’incarico ai periti.

Le bambine, con cui la donna aveva un rapporto ossessivo e soffocante, vennero trovate dal padre Vincenzo Trainito tornato prima dal lavoro. Erano a terra morte in corridoio. La moglie era nella vasca da bagno piena di candeggina con un coltello in mano con cui – ha poi raccontato – voleva uccidersi.

Savatta aveva mostrato segni di instabilità – era ossessionata dal fatto che il marito volesse lasciarla – ma nessuno si era reso conto della gravità delle sue condizioni.

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