A Catania

Ai Diplomatici giovani studenti “alla prova” con la Week for International Career

In un mondo dove si cerca di creare opportunità di lavoro, la Week for International Career diventa un laboratorio di confronto, apprendimento e crescita. Un mini campus – che ha anticipato le giornate del Festival Internazionale di Geopolitica Mare Liberum – che ha riunito nella sede catanese dei Diplomatici ex delegati, studenti e laureati che sognano una carriera nel mondo internazionale e che sperano di potervi accedere entrando e facendosi le ossa nello staff dell’Associazione Diplomatici, che per l’occasione ha organizzato, subito dopo i seminari condotti dallo staff, colloqui di recruitment per allargare la squadra.

“Speriamo che questa due giorni vi serva per capire cos’è Associazione Diplomatici e i motivi che ci animano – ha detto il presidente Claudio Corbino – dando il benvenuto ai ragazzi arrivati da tutta Italia. Il nostro staff è qui per trasmettervi competenze e raccontarvi quali sono i compiti che ognuno di loro svolge e gli obiettivi che coltiva”.

La mission non è solo riconoscere nell’attività dell’Associazione un’opportunità che possa offrire strumenti per comprendere meglio il presente e orientarsi, ma anche stimolare i giovani e aiutarli a capire se, almeno in parte, il loro futuro professionale possa confluire nella strada dei Diplomatici.

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“Un percorso è fatto anche di occasioni e incontri fortunati – ha aggiunto Corbino – e spero che questo evento possa essere per ciascuno di voi l’occasione di un incontro che contribuisca a diradare quelle nuvole che a volte si addensano nel nostro cielo e portare un raggio di sole in più nel vostro futuro”.

“Diplomatici è una storia di successo imprenditoriale difficile da trovare in Italia, e specialmente in Sicilia, che ho visto crescere e di cui sono fiero di far parte – ha commentato Salvatore Carrubba, presidente dell’international board –. Una sorta di apostolato educativo che mette insieme visione, amicizia e professionalità in un mescolarsi continuo di idee, sensazioni e aspirazioni. È necessario che vinciate gli stereotipi che ci circondano e che rendono contraddittorio il presente per costruire quello che sarà il vostro futuro e la vostra posizione nel mondo”.
Ad ascoltare “tra i banchi di scuola” una ventina di ragazzi, tra cui Martina e Damiano, che frequentano un master su turismo e ospitality e che hanno partecipato a CWMUN Emirates, Clementina che studia business amministration ed è stata in Turchia con il progetto WIP, Giancarlo, studente in Scienze politiche e relazioni internazionali che è stato a CWMUN New York. Come Beatrice, che sta per concludere il percorso in Giurisprudenza a Bologna e sogna di lavorare nel campo internazionale.
A condividere conoscenze ed esperienze con loro i giovani membri “storici” dell’Associazione: Sabrina Santonocito, coordinatrice degli studenti internazionali che partecipano ai vari progetti, ha raccontato il progetto portante, CWMUN, che si svolge a New York, Emirati Arabi, Barcellona e Roma. Federica Oliveri, responsabile della sede di Milano, ha parlato invece del learning by doing e passato la parola ai ragazzi che si sono presentati e raccontati.
Con il responsabile digital marketing, Paolo Iancale, i ragazzi hanno scoperto come applicare i social alle dinamiche aziendali e come realizzare un calendario editoriale multicanale, mentre Valeria Lonati, che gestisce i progetti WIP – study mission per vivere sul campo conflitti e situazioni dei vari Paesi – e forma gli studenti interessati alla cooperazione internazionale e alla carriera diplomatica, ha fatto addentrare la giovane platea nel mondo delle ONG e delle carriere internazionali.
A chiudere il cerchio Alessandro Dimaiuta, direttore esecutivo dei Diplomatici, che ha presentato i progetti proposti da EWEI – Eastwest European Institute – tra cui Economic Diplomacy, che dalla geopolitica sposta l’attenzione sul mondo economico e che si terrà il prossimo luglio tra Roma, Washington e New York, dove i partecipanti lavoreranno con aziende come Coca Cola, Philip Morris, Financial Times, Black Rock, Bloomberg e Unicredit.

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