E’ scaduto alla mezzanotte di ieri l’autorizzazione provvisoria al conferimento del rifiuto indifferenziato che deve essere biostabilizzato e la serrata riguarda le discariche di pertinenza regionale.

Va specificato che alla Sicilia è stata concessa dal ministero dell’Ambiente una deroga fino al completamento della riforma dei rifiuti e all’approvazione del nuovo piano, ma la chiusura di oggi ha fatto scattare i primi disagi che potrebbero trasformarsi a breve in un’emergenza vera e propria.

Il sito di Grotte San Giorgio, dove finiscono i rifiuti di parte delle province di Catania, di Siracusa, del Messinese (escluso il capoluogo) e anche qualche comune del Palermitano è rimasto inoperoso nonostante sia in regola perché dotato di impianti di TMB.

Si tratta del trattamento meccanizzato e biologico a cui i rifiuti sono sottoposti, ma da oggi non è possibile conferire perché si sono accorciati i tempi di trattamento dei rifiuti provenienti anche da altri siti non attrezzati con l’impianto di biostabilizzazione.

Di fatto l’impianto di biostabilizzazione di Grotte, così richiesto dalla normativa ministeriale, è in overbooking e non riesce a smaltire nei tempi previsti la matrice organica del rifiuto indifferenziato.

A quanto si apprende, poi, è previsto un ulteriore incremento dell’indifferenziato proveniente dalla discarica di Siculiana (che rischia di rimanere chiusa da quattro a cinque proprio per la realizzazione del TMB) e quindi si ridurrà ancora il tempo di biostabilizzazione: ciò va in deroga alla normativa e occorre così un’ordinanza contingibile ed urgente da parte della Regione.

“Come gli amministratori dei comuni che adoperano i nostri impianti anche noi siamo in attesa di questo atto, ma certamente colmare il gap di questo giorno di ferma non sarà semplice: non c’è il tempo di smaltire i rifiuti che si sono accumulati”, spiega Marco Morabito, direttore tecnico di Sicula Trasporti che gestisce Grotte San Giorgio.

Stamani gli autocompattatori carichi dei rifiuti raccolti nel territorio di Acireale e della città di Catania hanno trovato chiusi i cancelli della discarica ed hanno fatto dietrofront. Molti mezzi adoperati per il capoluogo (una trentina, ma ne servirebbero di più) non riuscendo a scaricare non hanno potuto effettuare il secondo giro e in alcune zone l’immondizia è rimasta nei cassonetti.

Il sindaco di Catania Enzo Bianco fa sapere di avere parlato con il capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, ottenendo la rassicurazione che entro questa sera sarà firmato il provvedimento che consente la riapertura delle discariche siciliane di competenza regionale. Va infatti specificato che spetta proprio al Governo centrale autorizzare la Regione a reiterare l’ordinanza perché già emanata per tre volte.

Intanto l’assessore all’ambiente di Acireale, Francesco Fichera scusandosi anticipatamente con tutti i cittadini per gli eventuali disagi e li invitiamo a limitare all’essenziale il conferimento dei rifiuti”.

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