La società messinese era stata esclusa dal bando regionale

Collegamenti con le Eolie, il Tar di Catania riammette Caronte & Tourist

Il Tar di Catania ha riammesso Caronte&Tourist isole minori al bando pubblicato dalla Regione siciliana per l’affidamento dei servizi di collegamento marittimo quinquennali verso l’arcipelago delle Eolie a mezzo navi ro – pax.

La compagnia messinese, l’unica ad avere partecipato alla gara, era stata esclusa, a gennaio del 2023, perché il naviglio proposto non rispettava il requisito tecnico della capacità dei posti a sedere (120 contro i 150 richiesti dal bando).

Accolti i rilievi dei legali

I giudici amministrativi, nel riammetterla, hanno accolto i rilievi dei legali di Caronte & Tourist isole minori che hanno evidenziato la sproporzione delle regole regionali che consentivano la partecipazione a chi, non in possesso del naviglio, al momento della procedura, avesse prodotto garanzie di possederlo in tempo per l’avvio dei servizi, escludendo invece la partecipazione di chi, come Caronte, non avendo i requisiti tecnici, si fosse impegnato ad adeguare le navi prima di metterle in opera.

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Per le stesse motivazioni il marzo scorso il Tar di Palermo aveva riammesso Caronte & Tourist isole minori alla gara indetta dalla Regione siciliana per l’affidamento dei collegamenti per le isole Egadi e Pelagie.

L’esclusione di fine gennaio

A fine gennaio scorso l’esclusione della società Caronte & Tourist isole minori dalla gara per l’assegnazione di tre dei cinque lotti (Eolie, Egadi e Pelagie) previsti dal bando pubblicato nello scorso ottobre per i collegamenti con gli arcipelaghi siciliani con le navi ro-ro.

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La commissione di gara riscontrò che la proposta della società era inadeguata rispetto ai requisiti del bando di gara. I posti a sedere delle navi destinate al servizio erano inferiori a quelli stabiliti dai capitolati. Da qui la proposta di esclusione, ratificata con il decreto firmato oggi dal dirigente generale del dipartimento della Mobilità e dei trasporti, Fulvio Bellomo. Quella della società armatrice messinese era l’unica offerta pervenuta, mentre per gli altri due (Pantelleria e Ustica) non ne era stata presentata alcuna.

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