Un preventivo da correggere. Va “riallineato”, per adeguarlo al piano-bis di riequilibrio finanziario approvato in settembre dal Consiglio comunale di Catania.

Alla modifica del bilancio 2016 – “un mero preconsuntivo”, hanno scritto impietosamente i revisori dei conti nella loro relazione – sta lavorando in queste ore l’assessore alle Finanze, Salvatore Parlato, che lunedì a mezzogiorno è atteso dai consiglieri della Prima commissione.

Ieri, invece, erano stati ascoltati i tre componenti del collegio contabile che hanno ribadito le “criticità” emerse durante l’analisi della lista della spesa (e delle entrate).

Le bacchettate dei revisori. La prima contestazione riguarda la mancanza di “aggiornamento dell’inventario dei beni mobili e immobili che ha inficiato la possibilità di accertare compiutamente la coerenze delle poste in bilancio”.

Altra osservazione al termine di un elenco di “numeri” che evidenziano, fra l’altro, un disavanzo di amministrazione da 13 milioni 709 di euro per il 2016, da 16 milioni 709 per il 2017 e da 27 milioni 709 nel 2017: “L’organo di revisione ricorda di avere suggerito misure correttive nel corso del 2015, a tutt’oggi prive di riscontro”.

Nella relazione, indirizzata pure al commissario ad acta Carlo Turricciano, un richiamo all’amministrazione Bianco viene fatto a proposito della previsione di anticipazioni di tesoreria per 400 milioni: “Un importo maggiore” rispetto a quanto consentito dalle norme del testo unico per gli enti locali.

Le spine delle aziende partecipate. Sui conti di Palazzo degli Elefanti, le “Municipalizzate” pesano sempre. Chissà che il nuovo assessore al Bilancio riesca a realizzare quel piano di razionalizzazione più volte annunciato dal suo predecessore Giuseppe Girlando … I revisori dei conti, intanto, definiscono “non sufficiente” il milione di euro in dotazione al fondo di copertura per le “passività potenziali” delle partecipate. Quindi, un invito perché le perdite di queste aziende siano tenute almeno sotto stretta osservazione con “un idoneo monitoraggio che possa consentire di prevedere con idonea congruità e attendibilità l’importo da garantire sia per gli equilibri dell’ente, sia per la stabilità economica delle partecipate”.

L’emendamento Salva-Bilancio. Lunedì sera, dovrebbe iniziare l’esame del preventivo 2016 in Aula consiliare. Il condizionale è d’obbligo, perchè lo stesso presidente della commissione Bilancio Enzo Parisi considera “mortificante” il breve termine messo a disposizione del Consiglio per l’esame della (voluminosa) delibera. All’assessore Parlato il compito di convincere Parisi e colleghi che si può procedere. E che l’amministrazione ha già confezionato un emendamento tecnico in grado di dare risposte ai rilievi dei revisori.

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