Il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo si è autosospeso dal Partito Democratico. L’annuncio, in conferenza stampa, dopo l’ultima ordinanza emanata dal presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta che con una proroga di altri sei mesi ‘autorizza’ il conferimento in discarica dei rifiuti.

“Io ho chiamato sempre il mio partito a raccolta – dice Di Guardo – oggi guidiamo la Regione e non possiamo accettare che ancora si perpetui in questa terra di Motta, ma di Misterbianco in primo luogo a continuare ad abbancare rifiuti di mezza Sicilia. E’ da 40 anni e non ne possiamo più, non possiamo più vivere così”.

Di Guardo, che negli ultimi anni insieme con i Comitati No Discarica si è battuto per la chiusura dell’impianto gestito da Oikos (e commissariato) è un fiume in piena.

“Ne prenda atto Crocetta, l’assessore Contraffatto. I primi rifiuti che dovranno partire all’estero e in altre regioni debbono partire da qui. Questa discarica va chiusa perché da anni è illegittima e ancora con ordinanze provvisorie, ma perenni continua a rimanere in funzione. Il presidente Crocetta o dimostra di sapere gestire oppure se ne vada a casa. Misterbianco e Motta non possono morire in mezzo ai fetori”.

LA COLPA E’ DI CROCETTA 

Domenica le due comunità hanno programmato un comizio di ‘mobilitazione’ per portare avanti la protesta. “Faremo lo sciopero della fame – dice Di Guardo – e tutte le iniziative necessarie perché questo territorio è stato martoriato e adesso non ne può più”.

“Perché a Siculiana – conclude il sindaco – l’impianto di biostabilizzazione va chiuso tra qualche giorno dicono assessore e presidente e qui a Motta che non c’è l’impianto si continua a conferire l’umido. Perché due pesi e due misure? Prima di Siculiana va chiusa ‘Valanghe d’inverno’”.

E’ in stand by la decisione di impugnare l’ordinanza e di fare ricorso al Tar contro l’atto della Regione Siciliana: i tempi sono ristretti.

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