denunciato un 62enne di mascalucia

Terreno trasformato in discarica abusiva di pneumatici, sequestrata l’area

I Carabinieri della Stazione di Belpasso hanno denunciato un 62enne di Mascalucia perché gravemente indiziato di gestione di rifiuti non autorizzata e mancanza di autorizzazione agli scarichi.

Il terreno trasformato in una discarica abusiva di pneumatici

Nei giorni scorsi, i militari, all’esito di una mirata attività info investigativa, sono intervenuti all’interno di un terreno (di proprietà di una 45enne di Taormina, nella circostanza denunciata per favoreggiamento reale) ubicato in Belpasso viale della Regina della Pace, scoprendo che il 62enne, titolare di un’officina per la riparazione e sostituzione di pneumatici per autoveicoli, aveva avviato un’attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di pneumatici fuori uso con relativi cerchi.

L’area è stata sequestrata

L’uomo aveva di fatto adibito l’intera area ad una discarica a cielo aperto con lo stoccaggio di circa 3.600 chilogrammi tra pneumatici fuori uso e commercializzabili, senza aver provveduto a predisporre gli scarichi per le acque reflue, così lasciando penetrare nel terreno eventuali liquidi rilasciati dagli pneumatici esposti alle intemperie. Il sequestro dell’area è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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Denunciato un imprenditore edile a Pantelleria

Non è la prima volta che un terreno viene illecitamente trasformato in discarica. A luglio un imprenditore edile è stato denunciato dai carabinieri forestali a Pantelleria, isola minore in provincia di Trapani nell’ambito dei controlli per il Contrasto degli illeciti relativi alla gestione dei rifiuti.

I controlli in un terreno

I Militari, coordinati dal Reparto Carabinieri P.N. Aspromonte, hanno passato al setaccio vari automezzi impiegati in diversi cantieri dell’isola, uno dei quali conduceva nei pressi di un terreno agricolo utilizzato come deposito di materiali di varia natura, di proprietà di un imprenditore edile.

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I rifiuti edili trasportati in un’area non autorizzata

Le indagini degli uomini dell’Arma hanno consentito di accertare che il proprietario dell’area aveva trasportato circa 300 quintali di rocce da scavo e parti di tubazioni in fibro-cemento ammassandoli in un sito non autorizzato, in assenza di formulari identificativi rifiuti (FIR) e iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, con conseguente immediata cessazione della qualifica di “sottoprodotto” per le terre da scavo che tornavano a essere classificate come rifiuti.

I carabinieri forestali denunciano il titolare

È stato quindi denunciato il titolare dell’impresa edile per la gestione illecita di rifiuti speciali relativa alle rocce da scavo prodotte in fase di cantiere e stoccate in un sito non autorizzato in violazione al “testo unico ambientale”, il quale dovrà anche farsi carico delle relative spese di bonifica del sito. In ultimo, i Carabinieri hanno contestato “l’omesso conferimento presso un centro di raccolta specializzato” di un autocarro fuori uso, rinvenuto nello stesso piazzale in evidente stato di abbandono, per il quale si elevava la sanzione amministrativa a danno dello stesso proprietario.

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