Fermato per un normale controllo della polizia, un pregiudicato catanese se ne andava in giro in auto con quattro bombe, armi e droga.

Nunziato Ardita, 29 anni, è stato arrestato dagli agenti delle Volanti nel quartiere Picanello. Ad attirare l’attenzione dei poliziotti è stata una Fiat Punto ad alta velocità che sfrecciava per strada. Alla guida dell’auto c’era la moglie di Ardita.

Nel cofano i poliziotti hanno scovato alcune buste di cellophane con quattro ordigni esplosivi, ben riconoscibili per il fatto di essere completi di miccia d’accensione, un fucile calibro 20, una pistola calibro 9×21 munita di caricatore con all’interno proiettili dello stesso calibro, altre 37 munizioni di altro calibro, due “penne pistola” e sei involucri in cellophane termosaldati con cocaina per un peso complessivo di 6 grammi.

Di particolare pericolosità le quattro bombe, costruite con un’elevata quantità di polvere pirica e, quindi, in grado di produrre effetti micidiali e non meno insidiose le “penne pistola”: vere e proprie armi, dissimulate in forme che riproducono una penna ma in grado di sparare le normali cartucce. Insieme all’arsenale, all’interno dell’auto è stata rinvenuta una miccia a lenta combustione lunga circa 2 metri e un’altra più corta.

Ai poliziotti, la donna ha raccontato di non essere a conoscenza di quanto contenuto nell’auto di proprietà del marito.

Mentre gli artificieri hanno messa in sicurezza iul materiale esplodente, i poliziotti hanno perquisito l’abitazione di Ardita dove hanno trovato altre due dosi di cocaina.

L’uomo, che annovera precedenti di polizia per rapina, è stato messo ai domiciliari per porto in luogo pubblico di materiale esplodente, porto e detenzione di armi comuni da sparo e munizioni e detenzione di sostanza stupefacente.

 

Sono in corso indagini per far luce sulla provenienza, lo scopo e la destinazione degli ordigni.