cinque arresti della squadra mobile

Giro di prostitute rumene a Catania: il ‘big boss’ sfruttava le connazionali (FOTO E VIDEO)

Associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, sfruttamento della prostituzione in pregiudizio di giovani donne connazionali (tra cui una minore), favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento personale: sono le accuse dell’operazione “Big Boss” della polizia.

In carcere sono stati notificati ordini di cautelare a Gheorghe Eduard Ciobanu detto Edy di 23 anni, Marius Negoita di 34, Marcel Dumitru di 23, tutti romeni. Ai domiciliari sono finiti Salvatore D’Anna e Angelo La Spina, rispettivamente di 45 e 65 anni.

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L’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ed eseguita dalla Squadra Mobile, ha consentito di individuare un’organizzazione criminale, dedita allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne rumene.

Le indagini condotte attraverso mirati servizi di osservazione e pedinamento per lo più nelle zone del capoluogo etneo maggiormente interessate dal fenomeno della prostituzione, e di tipo tecnico, condotte attraverso una fitta rete di intercettazioni, sono state avviate dagli investigatori della “Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione”, a seguito delle dichiarazioni rese da una ragazza romena, vittima di sfruttamento, dopo il suo ingresso sul territorio nazionale.

La ragazza aveva dichiarato di avere lasciato il proprio paese d’origine insieme con un connazionale il quale, una volta giunti in Italia, le aveva sottratto la carta di identità, costringendola a prostituirsi, sotto la minaccia di sottrarle il figlio, minore rimasto in Romania. Costretta a prostituirsi, sotto il costante controllo dello sfruttatore, la giovane è poi fuggita ed ha.denunciato i suoi aguzzini.

Dalle intercettazioni è emerso che il capo dell’organizzazione era Gheorghe Eduard Ciobanu, indicato dal gruppo come “Capo Grande”, il quale, oltre a sfruttare le prostituite nella sua disponibilità, pretendeva dagli altri connazionali sfruttatori, da Negoita e Dumitru il versamento di somme di denaro, per il “posto di strada” di ogni donna rumena che si veniva fatta prostituire.

All’organizzazione partecipavano anche due italiani D’anna e la Spina, i quali, pur estranei all’associazione criminosa, favorivano sia la prostituzione delle giovani donne, sia i loro sfruttatori. I tre romani sono stati fermati il 30 maggio per evitare che tutti e tre si dessero alla fuga. Una sesta persona di nazionalità romena Gabriel Condras di 39 anni è stata arrestata durante l’operazione che deve scontare tre anni e tre mesi di carcere su mandato europeo per partecipazione ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di tabacchi.

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