La cooperativa ha operato con le funzioni di datore di lavoro stabilendo i turni degli addetti e le sanzioni disciplinari in piena autonomia e non solo da prestatore di manodopera. Il gip di Catania su richiesta della procura ha archiviato la posizione della Coopservice F.M Soc. Coop A.r.l. difesa dai legali di Lexia nell’ambito dell’inchiesta su Messaggerie condotta dai magistrati etnei.
I difensori hanno ricostruito l’intero circuito lavorativo all’interno del quale si inserivano gli addetti della cooperativa che fornisce manodopera per alcuni giganti della grande distribuzione organizzata per ditte del settore degli alimentari e dell’arredamento.
L’accusa aveva contestato l’emissione di fatture per operazioni inesistenti in quanto riteneva che il contratto di appalto stipulato per la fornitura della manodopera nei magazzini e stabilimenti di proprietà delle aziende della Gdo fosse fittizio risolvendosi di fatto in una somministrazione fraudolenta della manodopera, con conseguente falsità delle fatture emesse ed evasione di iva per circa 470 mila euro. Le indagini difensive hanno dimostrato come i lavoratori che svolgevano la loro attività di manodopera all’interno dei vari stabilimenti in realtà prendevano le loro direttive dai responsabili incaricati dalla ditta appaltatrice e non, come ritenuto dalla polizia giudiziaria, dalla stazione appaltante. Così anche le sanzioni e i turni di lavoro che venivano attuati dalla ditta appaltatrice, che svolgeva pertanto effettivi poteri tipici del datore di lavoro.
“Sono questi, secondo la giurisprudenza della cassazione, gli elementi che distinguono un appalto lecito da una somministrazione fraudolenta di manodopera”, spiega il team Lexia è coordinato da Nino Caleca e composto da Andrea Bellafiore e Mattia Caleca.
E’ stato anche accertato come a fronte della presunta evasione di Iva, la società era in regola (pur con alcune rateizzazioni) con il versamento della stessa, sicché non vi era neppure alcun indebito vantaggio d’imposta conseguito dalla società, elemento necessario ai fini del reato fiscale in esame. La Procura di Catania ha richiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti della società assistita, definitivamente convalidata dal GIP lo scorso 4 agosto 2025.
“Attualmente molte procure italiane stanno svolgendo indagini simili”, spiegano gli avvocati Lexia “e da Catania arriva uno dei primi casi di archiviazione integrale fondata su una motivazione articolata anche dal punto di vista giuridico che potrà costituire un
interessante precedente suscettibile di essere richiamato in casi analoghi”.






Commenta con Facebook