La mancata approvazione della delibera per la rottamazione delle cartelle esattoriali ‘preoccupa’ Ascom e Confcommercio Catania. La delibera non è stata discussa in Consiglio Comunale per l’assenza in Aula dei gruppi consiliari di maggioranza.
Giovanni Saguto e Francesco Sorbello, rappresentanti dell’associazione di categoria, hanno lanciato un appello alle forze politiche catanesi che sostengono l’amministrazione guidata dal sindaco Enzo Bianco. E hanno scritto una lettera indirizzata a Luisa Albanella, Anthony Barbagallo, Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone, Nicola D’Agsostino, Dino Fiorenza, Enzo Napoli, Concetta Raia, Luca Sammartino, Fausto Raciti, Valeria Sudano, Angelo Villari e Gianfranco Vullo
“Ci vediamo costretti a un intervento pubblico per denunciare lo stato di calamità amministrativa in cui versa la Città di Catania per opera dell’amministrazione Bianco – scrivono Saguto e Sorbello – sostenuta dalle vostre componenti politiche. Siamo a quasi quattro anni di amministrazione e, oramai, il dado è tratto: siamo di fronte al nulla o più realisticamente, di fronte al disastro politico amministrativo a danno della Città di Catania. Non solo per quanto concerne il terziario di mercato ma in generale rispetto alla più ampia gestione della res pubblica cittadina.
Saguto e Sorbello giudicano “paradossale” la mancata approvazione del delibera di rottamazione delle cartelle che “rappresenta solo la famosa goccia che fa traboccare il vaso: questa amministrazione è stata tanto brava ad aumentare la “tariffa Sostare” a danno dei cittadini e altrettanto insensibile a non concedere un’agevolazione a cittadini ed imprese. L’amministrazione Bianco non ha saputo tenere conto dello stato di emergenza in cui si trovano ancora gran parte delle imprese e delle famiglie. Però sa spendere oltre 6 milioni di euro per acquistare meno del 2% delle quote SAC mentre rischia il dissesto finanziario e non paga i fornitori, SIMEI in primis. E’ una vicenda paradossale e dannosa, per cittadini e per le casse comunali, che ha, a questo punto, rilevanza politica. Si potrà chiedere al governo nazionale di riaprire i termini per deliberare sulla questione rottamazione cartelle? Sarebbe il nuovo caso Catania”.
Ascom e Confcommercio giudicano altrettanto negativo il mancato confronto in materia di aziende e commercio.
“Mai un incontro sul piano commerciale, niente regolamento dehors, inefficace la lotta all’abusivismo, si brancola nel buoi rispetto al regolamento sui parcheggi pertinenziali, il PRG resta uno sconosciuto, la storia della pista ciclabile è ridicola mentre quella del Tondo Gioieni drammatica: sono solo alcuni esempi per farvi percepire l’idea del Nulla o della catastrofe politico amministrativa. In questo quadro rientra l’approvazione dei bilanci preventivi 2014-2015-e 2016 a fine dei rispettivi anni. Vi pare normale tutto ciò? Siete consapevoli della drammaticità della situazione? Cosa fare da oggi e per i prossimi dodici mesi, ovvero fino alla fine naturale della legislatura? Ci sono margini per utilizzare bene i mesi che verranno? E’ azzardato pensare ad un “tutti a casa”? Possiamo sperare nella vostra presa di posizione per determinare un’inversione di tendenza? Sempre aperti al confronto, tanto si rassegna con spirito costruttivo e per amore per la città di Catania”.
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