Non tre senza quattro e quattro senza due. Non sono equazioni matematiche ma i numeri che legano Matteo Renzi a Catania.
Il premier, che oggi è tornato per la terza volta alla falde dell’Etna dovrebbe far capolino nuovamente nel capoluogo catanese il 2 dicembre per chiudere la campagna referendaria prima della scadenza del 4 dicembre prossimo. (Ecco quindi risolta l’equazione…)
“Sul referendum faremo un’iniziativa a Catania alla fine della campagna elettorale. Gran parte del futuro della nostra vita si decide, su cosa deve essere il nostro Paese”, ha confermato il premier parlando all’assemblea dei medici a Catania. E’ probabile che Renzi in quella occasione possa estendere la visita a ridosso del voto anche a Palermo.
E’ una scelta che evidenzia ancora una volta quanto la Sicilia sia determinante per il risultato del referendum in cui il premier si gioco il tutto per tutto.
Nell’Isola non è un mistero che soffi un vento favorevole al No ed in particolare al M5S che in tutte le proprie uscite con i big ha sempre affermato che la Sicilia sarà la prima regione a 5 Stelle. Va poi ricordato che subito dopo il voto referendario decollerà la campagna elettorale per le amministrative in cui sono chiamate al voto città importanti come Palermo e Trapani.
Tuttavia tutti sanno che la scadenza più significativa sarà quella delle Regionali in programma nell’autunno 2017 dove il Pd si gioca la riconferma, ma prima deve sciogliere il nodo candidature con il governatore uscente Rosario Crocetta già in campo e molti rumors legati a maggiorenti dell’universo dem.
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