Dal 24 febbraio la madre era rimasta sul molo

La tragedia di Acireale, recuperato anche il corpo di Enrico, era rimasto incastrato tra gli scogli

Trovato da un sub il corpo di Enrico Cordella, uno dei giovani inghiottiti dal mare con l’auto a Santa Maria la Scala, ad Acireale.

Un’onda li ha travolti il 24 febbraio, mentre era in auto insieme agli amici Margherita Quattrocchi e Lorenzo D’Agata.

Da quel giorno la madre Antonella Vento era rimasta sul molo.

Da quella domenica del giovane non si era ritrovata traccia, a differenza di quanto accaduto per i corpi degli altri due ragazzi, che erano stati individuati dopo qualche ora. Le ricerche ufficiali erano terminate due giorni fa, come è prassi.

Ma alcuni volontari, coordinati dal fratello della vittima, hanno continuato a perlustrare lo specchio di mare davanti ad Acireale. Così, intorno alle 20, è arrivata la notizia che i parenti di Enrico attendevano: “E’ Enrico”, ha detto un sub.

La scorsa notte il corpo, che era rimasto incastrato a tre metri di profondità, a pochi metri dalla riva in direzione di via Mulino, è stato recuperato e adagiato su un gommone diretto verso il molo, dove ad attenderlo c’erano i fratelli del giovane.

A loro è toccato il riconoscimento. Anche il parroco di Santa Maria la Scala, don Francesco Mazzoli, che ha seguito molto da vicino le operazioni di ricerca del cadavere, è salito su una barca per raggiungere la zona dell’avvistamento. Qui ha dato l’estrema unzione al ragazzo.

Adesso la famiglia Cordella potrà pregare su un corpo e dare l’ultimo saluto a un figlio di 22 anni.

I funerali di Enrico si terranno domani alle 15,30 alla Basilica Cattedrale di Acireale. E’ stato proclamato il lutto cittadino.

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