Molta amarezza  – solo un eufemismo… – ma nessuna sorpresa. Leggendo le “letterine” spedite dalle associazioni cittadine dei commercianti, degli artigiani, degli agricoltori e dei consumatori al sindaco Enzo Bianco per chiedere “fatti concreti sotto l’albero di Natale”, arrivano commenti sconsolati da un consigliere di maggioranza e da un collega di opposizione.

Giuseppe Catalano, di Articolo 4, ammette: “La nostra Città  attraversa un periodo veramente  triste e spento, il malcontento genera lamentele feroci contro questa amministrazione”.

Manlio Messina, di Fratelli d’Italia, esclama: “I fatti sono sempre gli stessi! Tagli di nastri per inaugurare opere non di questa amministrazione, o fumose iniziative che poco interessano i cittadini”.

Preferiscono tacere, almeno per ora, molti rappresentanti dei gruppi politici a Palazzo degli Elefanti. Catalano, invece, aggiunge: “Le istanze dei cittadini sbattono contro un muro di gomma che l’amministrazione comunale ha messo intorno al Palazzo. Sordi e ciechi sono gli assessori,  che sembra vivano in un altro pianeta. Della Milano del Sud, solo il ricordo… mentre oggi rappresentiamo la Venezia allagata del Meridione. Non abbiamo tempo. Immediatamente  il Consiglio, su input della Giunta, vagli le delibere sui Dehors, il Piano chioschi, il Prg”.

Scrive Manlio Messina: “Sono quasi 4 anni che scriviamo inutilmente “letterine” al sindaco, chiedendo a lui di svolgere il suo mandato. Ma ormai il dado è tratto. Speriamo solo che questo mandato finisca prima possibile!”.

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