Il professore Carmelo Fiorito, insegnante di educazione fisica in pensione, è nato il 30 maggio 1923 e come tanti giovani dell’epoca scelse la Repubblica.
Nel 1946 era militare a Palermo e venne trasferito in un seggio elettorale a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese: “Eravamo quattro quelli della provincia di Catania, io venivo da Misterbianco. Sono stato ‘sentinella’ e quel 2 giorno di 70 anni fa lo ricordo ancora…”.
“In quel seggio ho scelto la Repubblica”, dice Fiorito che ripercorre gli anni difficili del primo dopoguerra e le ragioni che dividevano un Paese alla luce del risultato che cambiò il volto istituzionale dell’Italia.
“Non tutti erano contenti – dice oggi – perché ci sono state tante persone che erano per il ‘reuccio’. Io, invece, che avevo vissuto la guerra e quello che può portare una guerra..”
Ci dica…
“Sono stato 30 giorni alla Madonna degli Ammalati ‘rifiugiato’ mentre Misterbianco veniva bombardata. Ricordo che dovevo sostenere a scuola, al Lombardo Radice di Catania l’ultimo esame di latino, la prova scritta di maturità. E siccome gli aerei la notte prima avevano bombardato il paese, io ho preso un passaggio da un caro amico in bicicletta tutta ‘sfasciata’ e sono arrivato in ritardo. Ma il preside, saputo del mio ritardo per motivi ‘di guerra’ mi fece sostenere l’esame…Per forza dovevo votare Repubblica…”.
Si ricorda le file ai seggi?
“Questo non lo ricordo, stiamo parlando del ’46. Avevo compiuto 23 anni, adesso ne ho da poco compiuti 93….”
E le donne al voto?
“Io siccome ho sempre votato, ricordo che le donne sono state a votare come gli uomini, ma non ricordo se quel giorno erano tante…”.
Ricorda i festeggiamenti per l’avvento della Repubblica?
“No… A Barcellona Pozzo di Gotto, noi che eravamo di Catania, eravamo ‘forestieri’. Non potevamo parlare, eravamo militari…”.
Ce l’aveva la fidanzata?
“Io, modestia a parte, dicono che fossi un bel ragazzo e quindi a 23 anni non è che mi potessero mancare le simpatie. Ne avevo più di qualcuna, simpatia (ride), anche gente di Oltreoceano. Non dico di chi si trattava perché non vivono più…”.
E le notizie come circolavano?
“Non ricordo molto. Io seguivo le trasmissioni extra-nazionali, ricordo all’ex Cinema Mazzini, a Misterbianco, la radio e…”.
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