Un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e con l’assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, Vania Contraffatto.

E’ la richiesta del sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo e dei Comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia. Al centro dell’incontro la questione della discarica di ‘Valanghe d’Inverno’, il grosso impianto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in provincia di Catania.

Parlando con i giornalisti, il primo cittadino ha sottolineato “come per il momento si è riusciti a fermare il rinnovo dell’autorizzazione facendo presente alla Regione che con l’intervento prefettizio dell’interdettiva nessun diritto può vantare l’azienda nel continuare l’attività di scarico o chiedere una nuova autorizzazione”.

“C’è una questione giudica – ha detto Di Guardo – ma c’è anche una questione squisitamente politica che intendiamo portare avanti con la richiesta di incontro. Da 40 anni subiamo le conseguenze nefaste di un mostro ecologico illegittimo ed abbiamo il diritto di dire basta. L’assessore Contraffatto – ha continuato il sindaco – ha dichiarato che entro aprile o maggio l’impianto sarà chiuso. Noi la prendiamo in parola e se ciò non accadrà siamo disposti a coricarci davanti il Palazzo d’Orleans.”

Di Guardo ritiene che la battaglia per la chiusura della discarica sia “sacrosanta non solo per i cittadini, ma soprattutto per le nuove generazioni che non debbono subire i disagi patiti dalle due comunità.”

Sulla stessa lunghezza d’onda Josè Calabrò in rappresentanza dei comitati civici: “Siamo felici di questa sinergia tra istituzioni e comitati e crediamo che l’emergenza delle ordinanze del presidente Crocetta non possono durare in eterno. Già abbiamo presentato un esposto perché le emergenze non possono essere affrontate con ordinanze ripetitive senza trovare una soluzione, altrimenti si tratta di abuso.”

Ieri, a Palermo, in Conferenza dei servizi, Di Guardo si era fatto portavoce dei disagi subiti da anni dalle due comunità, mentre i Comitati manifestavano sotto la sede dell’assessorato regionale per segnalare che “le scelte politiche e le inadeguatezze amministrative delle istituzioni che ci governano e che dovrebbero tutelare la salute e l’ambiente, ricadono alla fine sulle vite concrete, materiali e dolorosamente martoriate di due Comunità che non si arrendono nella lotta per la chiusura della discarica”.

La novità assai rilevante è che anche il Comune di Motta Sant’Anastasia, territorio in cui è realizzato l’impianto, è contrario al rinnovo dell’autorizzazione da parte della Regione. Il consiglio comunale di Motta ha approvato nei giorni scorsi una mozione, votata all’unanimità, per il voto sfavorevole al rinnovo dell’Aia sulla discarica. 

Di Guardo si è detto felice della posizione del sindaco Anastasia Carrà: “E’ una battaglia che si vince assieme ed in questo ci faremo assistere dei migliori giuristi a sostegno del nostro ufficio legale perché la verità e la legge venga rispettata.”

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