La lite e tre colpi di pistola all’angolo tra via Venezia e via Goffredo Mameli a Paternò per un nonnulla, per quel posto auto occupato di slancio un venticinquenne forse un po’ spavaldo, per nulla intenzionato a fare un passo indietro.

In manette è finito un uomo di 50 anni Gaetano Crisafulli, pregiudicato per ricettazione, ma non legato a cosche criminali: nella sua casa i carabinieri dopo la rissa in strada hanno trovato la pistola con cui ha sparato, una 7.65 detenuta illegalmente, altre tre pistole calibro 22 e 350 proiettili di vario calibro.

È stato lui a mettere le mani nella fondina, ad estrarre una pistola e sparare tre colpi di pistola forse a scopo intimidatorio per far desistere il “rivale” in parcheggio che spalleggiato da altre persone non intendeva cedere lo stallo.

Alla lite, secondo quanto è stato riferito dai carabinieri che nel frattempo avevano inviato una pattuglia perché avvisati di furibondi tafferugli per strada in uno dei quartieri di Paternò, avrebbero partecipato due fratelli della vittima.

Il fatto è avvenuto intorno alle 21 e si è protratto per diverse ore sino a quando i militari dell’Arma non si sono spinti sino all’abitazione di Crisafulli per una perquisizione che ha aggravato la sua posizione: deve rispondere di tentato omicidio e detenzione illegale di armi.

Il litigio in strada sarebbe avvenuto dopo la classica frase: il posto l’ho visto io per primo, di rimando l’altro, no c’ero prima io. Poi i colpi di pistola e gli accapigliamenti.