L’hanno cercato in ogni angolo del paese. Per cinque giorni a Misterbianco, nessuno ha mai pronunciato la parola suicidio.

Eppure in molti sapevano che con il trascorrere delle ore gli ultimi gesti di Samuele, prima di sparire nel nulla, erano i segni che qualcosa di drammatico stava per abbattersi sulla sua famiglia.

A partire da quel foglietto bianco con poche parole pesanti come macigni: “Scusate per le bugie, addio”. Fino all’ultimo mamma Pina, quelle parole non le aveva volute rendere pubbliche sperando, in cuor suo, che la sparizione di suo figlio fosse solo un brutto sogno. Non è stato così. (GUARDA IL VIDEO DEL RITROVAMENTO)

Misterbianco è sotto choc. Perde Samuele Pappalardo, 15 anni, finito per una banalità in un tunnel che gli ha annebbiato la vista, che gli ha offerto uno scorcio buio, talmente buio da farlo precipitare da un ponte, giù per dieci metri.

Senza un motivo vero, ma per un litigio con la fidanzata e poi con i genitori. Una questione che nella sua mente è diventata insormontabile a tal punto che lui ha organizzato tutto nei dettagli senza tralasciare nulla.

Samuele aveva tutto chiaro in testa: ha scritto il ‘suo’ addio ai genitori, ha riposto sul comodino il cellulare (spento) e i piccoli risparmi ha chiuso per l’ultima volta la porta di casa e si è lanciato nel vuoto.

Ma lui non sa il vuoto che ha lasciato in via Gramsci per la peggiore decisione che poteva prendere a soli 15 anni, quella di togliersi la vita. Appresa la notizia quel tratto cieco di via Gramsci a Misterbianco nel quale abita la famiglia si è popolato di gente.

C’erano tutti. I parenti, gli amici, i semplici conoscenti, i volontari della Protezione civile che avevano dato l’anima per le ricerche, tutti quelli che avevano sperato che la sua sparizione finisse in altro modo.

In strada c’è il papà che non si rassegna, c’è il fratello Emanuele che non ha dormito per cinque giorni con gli occhi gonfi, c’è il fratello grande rientrato da Bologna e c’è pure la fidanzatina con le lacrime che le solcano il viso tenuta a bada dai suoi genitori che in tutti i modi allontanano i giornalisti. Non comprende fino in fondo cosa sia successo. E’ disorientata. Alterna il pianto al sorriso abbracciata ad una compagna che non la lascia un solo istante.

Intanto è allarme suicidi in Sicilia fra i minori e non soltanto, casi sempre più frequenti e preoccupanti.

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