I carabinieri chiamati da alcuni passanti che hanno visto il corpo

Tragedia ad Acireale, un ragazzo di 17 anni si toglie la vita nei pressi dello stadio

Un ragazzo di 17 anni questa mattina si è tolto la vita nei pressi dello stadio Tupparello di Acireale. Per gli amici una notizia terribile.

Sono rimasti increduli e con tanta rabbia dentro. “Tu sei quello che mi ha portato la prima volta a ballare, sei quello che mi ha fatto passare dei bellissimi momenti. C’eravamo visti l’altro giorno e si parlava dei 18 anni di tutto e poi… perché? Una cosa di questa perché? Sembravi tanto contento, normale”.

Una tragedia che ancora non ha alcun motivo, della quale Carabinieri e soccorsi non hanno potuto fare che prende atto una volta giunti sul posto.

La segnalazione ai militari è arrivata da alcune persone che si trovavano a transitare nella zona. Il ritrovamento del corpo, impiccato nei pressi della ringhiera esterna della struttura sportiva, non sembra lasciare spazio a dubbi. Il ragazzo si sarebbe tolto la vita e qui nella cittadina ionica nessuno riesce a capire perché.

Non è soltanto un amico a conservare ricordi felici delle prime serate a ballare e dei progetti per un diciottesimo compleanno che purtroppo non è arrivato.

“Riposa in pace piccolo angioletto”, scrive un’amica pubblicando una foto del ragazzo. “Non è un addio ma un arrivederci”, tenta di consolarsi un altro compagno. “Non ci sono parole”, riassume .

Ed è la farse più ricorrente, di fronte ad una tragedia sorda e muta che non lascia spazio ad alcuna spiegazione. Qualcuno parla di una delusione amorosa. Ma si cerca ancora di capire.

Ne è convinto Dario: “Eri un bravissimo ragazzo – scrive – uno forte, uno che non si fermava davanti a niente, uno che gli ostacoli li superava sempre a testa alta. Riposa in pace fratello”.

I Carabinieri della Compagnia di Acireale sono al lavoro per cercare di stabilire cosa abbia spinto il ragazzo a togliersi la vita. Ma oggi non c’è spazio per nessuna spiegazione, soltanto per un dolore senza fine.

“Tutto questo non ha senso, perché arrivare a tanto?”, si chiede senza risposta Giuseppe. Perché una risposta non c’è.

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