Ieri, 18 settembre 2024, si è celebrato il 40° anniversario della morte di Riccardo Lombardi. Un grande siciliano nato a Regalbuto, azionista approdato nell’immediato dopoguerra al Partito Socialista Italiano, onesto, concreto, rispettato da tutti, assertore di una puntuale programmazione economica del Paese, non convinto della partecipazione al Governo del centro sinistra senza il PC, condizionò l’adesione al Governo imponendo nel programma le riforme di struttura del Paese, come la riforma sanitaria, il risanamento dei centri storici, la programmazione economica, la riforma pensionistica e il servizio elettrico nazionale.

Oggi, se l’Italia è un sistema istituzionale e di governo di tipo liberal socialista, lo dobbiamo a Riccardo Lombardi. I cittadini debbono rendersi consapevoli che solo con la loro volontà e partecipazione attiva alla vita del Paese, si possono rimuovere saltafossi e quel ventre molle della politica che fa danno al Paese. Occorre, inoltre, rilanciare il ruolo dei Partiti e dei Movimenti politici che ispirano la loro azione in forza dei valori e delle dottrine sociali ed economiche, ancorché ispirati all’esaltazione dell’io.

Luciano Luciani Presidente Istituto Italiano Fernando Santi

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