In occasione dell’evento  Ducizza   che si terrà a Sciacca il 29, il 30 settembre e l’1 ottobre prossimo,  Alberta Falco, Nicola Fiasconaro, Carmelo Sciampagna,  Angelo Nicolosi  verranno insigniti del prestigioso riconoscimento  di  “Custode dell’Identità Territoriale” del percorso Borghi GeniusLoci De.Co.  per la valorizzazione dei prodotti identitari

È “Ducizza” il titolo della tre giorni che si terrà a Sciacca il 29, il 30 settembre e l’1 ottobre prossimo nell’antico quartiere di San Michele e, più precisamente, nella pizza Gerardo Noceto e nelle aree limitrofe. La manifestazione è un omaggio all’arte dolciaria saccense e siciliana, vero fiore all’occhiello della nostra terra in tutto il mondo.

I Custodi dell’identità territoriale, sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. In questo percorso , chef, gastronauti, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale, nel contesto del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. ha affermato Nino Sutera   Coordinatore dei Borghi GeniusLoci De.Co.

Il riconoscimento di “Custode dell’Identità Territoriale” rappresenta uno degli steps del percorso è prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa. Un percorso da condividere con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

Attraverso le De.Co.afferma Nino Sutera   una comunità si identifica con il “prodotto” del territorio, del quale vengono esaltati gli elementi di unicità e le caratteristiche identitarie.

Non si tratta, però, soltanto di un semplice strumento di marketing.

C’è molto di più in questa azione di tipo culturale che enfatizza le caratteristiche dei luoghi

Il valore del prodotto identitario,  ed è il caso dei prodotti dei Borghi GeniusLoci De.Co. sta nella storia  o nella leggenda  narrante della tradizione identitaria, diversamente si tratta solo un mero prodotto commerciale, (tipico) ottimo, ma senza ne anima, ne storia, senza Genius Loci.  Per effetti delle normative nazionali e comunitarie, i  prodotti tipici   sono solo quelli a marchio DOP ed IGP regolamentati dal Reg. Ce 510/06 e a marchio STG regolamentato dal Reg. 509/06. Questi si,  prevedono i regolamenti, i disciplinari, i consorzi, chi controlla e chi emette sanzioni.

Altro discorso sono le  produzioni locali, che  assumono  una notevole rilevanza per valorizzare la nostra identità, con un forte legame e radicamento con il territorio. I prodotti identitari custodiscono infatti l’eredità di un sapere antico tramandato di generazioni in generazioni, espressione diffusa della nostra identità e tradizione locale.

La Rete dei Borghi GeniusLoci De.Co. è un iniziativa rivolta ai Comuni che hanno adottato il percorso per la De.Co. o che hanno i requisiti per farlo. L’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti identitari e i loro territori meritevoli della Denominazione Comunale.

E’ in questo scenario che 20 anni addietro è stato  ideato il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,   un percorso culturale, che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”.  La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, ecc.) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies”, viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.

Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche l’udito, perché si racconta e racconta il territorio. Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo.

Il termine genius loci, di origine latina, definisce letteralmente il “genio”, lo spirito, l’anima di un luogo è caratterizza l’insieme delle peculiarità sociali, culturali, architettoniche, ambientali e identitarie di una popolazione e l’evoluzione di quest’ultima nel corso della storia. E’ quell’unicum che caratterizza la destinazione, quella particolare atmosfera che rende un posto così speciale agli occhi del visitatore. Il “Genius Loci”, definito da Luigi Veronelli quale intimo e imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima-cultura produttiva.

«Effetto GeniusLoci» è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore. Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l’unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.

Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.   In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni e i regolamenti – precisa – mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo quali DOP, IGP, DOC, sono perfettamente inutili e controproducenti conclude Nino Sutera.

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