Una bella ed indimenticabile pagina di storia è stata scritta, lo scorso sabato 30 agosto, dalle comunità di Acitrezza e Aci Castello, che si sono riunite in preghiera in occasione della visita straordinaria del simulacro del patrono trezzoto San Giovanni Battista al vicino capoluogo comunale. Una folla di fedeli e devoti di tutte le età, con gioia e commozione, ha accompagnato il fercolo dalla chiesa madre di Acitrezza prima fino al cimitero, dove il parroco don Carmelo Torrisi ha curato un momento di preghiera intenso ed emozionante in ricordo di tutti i defunti, poi fino all’ingresso di Aci Castello per la toccante accoglienza da parte della Parrocchia, della Congregazione e della Commissione festeggiamenti dedicate a San Mauro Abate, alla presenza del sindaco Carmelo Scandurra e del presidente del Consiglio comunale Nicola Zagame. Tra lacrime di gioia e tradizionali invocazioni a San Giovanni Battista, il lungo corteo è proseguito fino alla chiesa di San Mauro, particolarmente gremita, dove il vescovo emerito di Ragusa monsignor Paolo Urso ha presieduto il solenne pontificale.
Al termine della celebrazione la comunità castellese ha voluto donare all’antica statua di San Giovanni la croce argentea simbolo dell’Abate benedettino, mentre i trezzoti hanno ricambiato il pensiero con un quadro raffigurante l’immagine del loro protettore. In serata, quindi, la prosecuzione della processione che ha raggiunto il palazzo municipale (dove il primo cittadino ha offerto un omaggio floreale e consegnato ai rappresentanti di Aci Castello e Acitrezza un bel dipinto su mattonella realizzato dall’artista locale Dria, raffigurante i due santi patroni) e la chiesa di San Giuseppe per il saluto della Confraternita. Subito dopo, in una affollata piazza Castello, il parroco di San Mauro monsignor Sebastiano Raciti ha curato una riflessione sul valore dello storico incontro, concludendo con la preghiera comunitaria prima della ripartenza del corteo verso la stele di San Mauro alla Marina. Sotto lo sguardo dei due protettori, le due realtà cittadine sorelle si sono salutate ed hanno rinnovato l’impegno a proseguire il cammino di fede in piena comunione, seguendo l’esempio di San Mauro Abate e di San Giovanni Battista.
Al porto, invece, c’è stato il commuovente saluto finale quando la statua del Battista è stata posta sul motopeschereccio per essere riportata a Trezza dove, dopo aver circumnavigato i faraglioni dei Ciclopi e ricevuto la festosa accoglienza dei suoi devoti all’interno del porto (con omaggio di un ex voto da parte dell’associazione “U pisci a mari”), è stata condotta fin dentro la chiesa. Si è concluso così un evento unico ed irripetibile, voluto fortemente dalle due realtà parrocchiane nel ricordo del 40° anniversario dalla visita dell’immagine San Mauro Abate ad Acitrezza anche attraverso lo sviluppo di un partecipato percorso di incontro, riflessione e preghiera, che si è svolto in questi mesi. Al termine di questo straordinario avvenimento, infine, le due comunità parrocchiali hanno voluto ringraziare coloro i quali si sono adoperati per la riuscita ed, in particolar modo le autorità comunali e le forze dell’ordine che hanno organizzato e coordinato in modo impeccabile le misure di sicurezza a tutela di chi ha partecipato.
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