È partito anche in alcune scuole della Sicilia il progetto “Onda pazza – Il filo della memoria” (che si propone di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo 35 scuole di 7 regioni italiane – Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna).

I laboratori tenuti in Sicilia di scrittura creativa della durata complessiva di dieci ore ciascuno volti alla creazione di una fiaba e alla realizzazione di un podcast si sono sviluppati in una modalità molto simile tra loro. Dopo aver ascoltato la testimonianza di Luisa Impastato, che ha raggiunto gli studenti in classe o nell’aula magna degli Istituti coinvolti, parlando della vita e dell’azione antimafia dello zio Peppino, è stato avviato un percorso di scrittura improntato al modello della fiaba, rielaborando liberamente in immagini e parole il racconto della testimone.

Sono stati proposti durante gli incontri dei giochi che potessero fare sciogliere gli alunni e che potessero risvegliare in loro la fantasia e l’azione verso l’immaginazione.

Il percorso si è concluso con la registrazione audio dell’elaborato, che ha coinvolto le voci di tutti gli alunni e le alunne della classe impegnata.

Il laboratorio di graphic novel dal titolo “Onda pazza – Il filo della memoria”, invece, ha avuto una durata di nove ore e si è articolato nella giornata di incontro con Luisa Impastato, presidente della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Ha coinvolto un gruppo di studenti delle classi 2°D, 2°E, 3°D e 3°E dell’istituto Comprensivo Monsignor Arrigo di Sciara.

Il laboratorio ha preso avvio proprio dal vivo racconto di Luisa Impastato, per articolarsi in una sintetica trattazione degli elementi espressivi del medium fumetto e nella pratica di quegli strumenti narrativi utili alla realizzazione di un racconto corale dell’esperienza di vita e di lotta di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.

L’approccio scelto ha visto ogni studente partecipante trasformarsi in un vero e proprio “artigiano” del fumetto, messo di fronte alla missione di raccontare, tramite una singola tavola disegnata, un frammento significativo della storia dell’attivista di Cinisi.

I materiali di riferimento (foto dei protagonisti, testi, poesie) sono stati messi a disposizione degli studenti i quali a loro volta hanno attinto dalle note biografiche di Peppino e Felicia ricavabili in rete, dal racconto diretto fatto da Luisa Impastato, dalle scene del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana e dal graphic novel “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso.

Il risultato finale è, appunto, una narrazione a più voci che si muove dai capisaldi della biografia di Impastato allo scambio di sguardi, intimo e raccolto, tra Peppino e la madre, alle imprese radiofoniche a Radio AUT, alla meta narrazione in cui lo stesso incontro con Luisa Impastato diviene un pezzo del fumetto, per finire con una sorpresa, surreale e commovente.

A curare i laboratori, l’Associazione Genìa che è un laboratorio di ricerca multidisciplinare formato da artisti che hanno scelto la progettazione partecipata come modalità creativa. Una progettazione strutturata e immaginata per rispondere al desiderio di produrre un luogo in grado di promuovere e stimolare il dibattito sul contemporaneo e che dalla multidisciplinarietà e dalla ricerca condivisa fra prassi scenica e indagine accademica intende giungere alla realizzazione di una piattaforma territoriale in cui al “fare teatro” possa accompagnarsi la riflessione critica e teorica, secondo legami di approfondimento, di scambio e di sviluppi creativi.  

Le scuole coinvolte in Sicilia sono: l’Istituto Professionale “Pietro Piazza”, la scuola secondaria di I grado “Cosmo Guastella”, sede centrale, L’Ic “Rita Borsellino”, l’Istituto comprensivo statale “Giuseppe Verdi”, l’Ic “Sperone-Pertini” e l’Istituto comprensivo statale “Monsignor Arrigo Montemaggiore Belsito, tutte site a Palermo e provincia.

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