Si intitola “D’IO MATRIA VANIGLIA” (LaPop/Freecom), il nuovo disco del cantautore bresciano Alessandro Sipolo, dal 20 settembre disponibile in CD, vinile e in digitale. Il disco verrà presentato dal vivo in una doppia data a Palermo il 15 novembre all’EPYC (via Pignatelli Aragona 42, ore 18.00), a seguito della presentazione del “Libro Bianco. Rider”, indagine sui lavoratori food delivery) e il 16 novembre a Cinematocasa (via Maqueda 124, ore 22.00). Sipolo accompagnerà con la chitarra la proiezione di un film muto. Biglietti disponibili qui: https://www.cinematocasa.it/prodotto/silent-film-live-music-la-palla-n13-sherlock-junior-1924-con-alessandro-sipolo-sabato-16-novembre-e-8/
Dedicato alla lotta dei rider tra il 2020 e il 2023 con gli scioperi, i presidi e le manifestazioni per rivendicare migliori condizioni di lavoro, è “SIGNOR PADRONE”, ultimo singolo estratto dal nuovo album. Il videoclip del brano (https://www.youtube.com/watch?v=5usaqE_Ak64 ), diffuso in anteprima sui siti Collettiva.it e NIdiL CGIL Nazionale, è realizzato da Silvano Richini con la collaborazione di NIdiL CGIL Nazionale, NIdiL CGIL Brescia, NIdiL CGIL Napoli, NIdiL CGIL Palermo, Collettiva, Il Fatto Quotidiano.
Anticipato dai singoli “Matria” e “Signor padrone”, l’album fa il verso allo slogan “Dio, Patria, Famiglia”, tornato prepotentemente di moda con le nuove inquietanti versioni del nazionalismo. D’io, con l’apostrofo, è lo sguardo distolto dal cielo e rivolto all’umano. Matria è la terra accogliente, luogo dai confini permeabili contrapposto alla Patria, guerresca e identitaria. Vaniglia è il profumo volatile del piacere, opposto alle “radici” del dovere tradizionale.
“Questo disco è figlio di un lungo lavoro iniziato nel tempo sospeso della pandemia – commenta Sipolo – Quel periodo, solitario e solidale, sembrava aver segnato il declino della retorica più rozza e bigotta, sbugiardata dalla necessità urgente di individuare decisori politicamente e scientificamente competenti. E invece, un minuto dopo la fine del pericolo, l’onda nera dei nuovi nazionalismi è tornata più forte e violenta di prima. #nonéandatotuttobene. Questo disco è ‘un progetto politico’, avrebbe detto qualcuno. Del resto per me non c’è mai stata separazione tra l’attività politica, quella cooperativa e quella musicale. Nel mio percorso cambiano spesso le forme espressive, non la sostanza.”
Sipolo conferma con questo quarto disco la curiosità artistica e lo stile meticcio che lo hanno caratterizzato fin dagli esordi: su una base folk-rock si innestano le influenze più disparate, in un viaggio sonoro che attraversa i continenti. Nove tracce che alternano atmosfere morriconiane (Vaniglia) a cumbie d’amara ironia (Signorina cuorenero), passando per ballad soffuse (Polansky, Matria), milonghe sinuose (Le nostre trincee), un reggae politico (Signor padrone) e carovane folk (Petra), per terminare con le distorsioni e le parole pesanti racchiuse di un’atea e abrasiva preghiera (D’Io).
Nel disco anche le collaborazioni con Finaz della Bandabardò (Matria), Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore (Signor padrone) e la cantautrice e arpista torinese Cecilia (Petra).
Luogo: EPYC, Cinematocasa, PALERMO, PALERMO, SICILIA
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