I giovani siciliani, capaci soprattutto nel turismo e nella ristorazione, sono spesso sfruttati e pagati pochissimo, costretti ad emigrare per mancanza di opportunità. Questo non è solo ingiusto, ma an-che un enorme spreco di potenziale umano e creativo. Nel contempo, le splendide coste e isole del-la Sicilia, lunghe oltre 1600 km, un patrimonio straordinario, sono spesso trascurate o gestite male. Si potrebbero subito introdurre prestiti a tasso zero o simbolico, da 25 o 30 mila euro, semplici e senza burocrazia, per aiutare i giovani ad avviare attività turistiche, culturali e di ristorazione qui, nel-le nostre coste e paesi, invece di emigrare altrove.

“Non serve essere esperti o accademici per capire questo – afferma Calogero Coniglio, Presidente dell’Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della Cultura – anche io, semplice dipendente pubblico e non populista, arrivo a queste conclusioni grazie ai numeri, ai fatti e al pensiero critico”.


Tutto questo suona come una grande contraddizione, se si pensa che la Sicilia ha 1.637 km di coste, comprese le isole minori, e rappresenta il 22% dell’intera estensione costiera italiana. Un potenziale immenso lasciato inespresso. Un patrimonio naturale straordinario, che dovrebbe essere il fulcro di un’economia turistica vibrante e sostenibile. Eppure lo lasciamo inutilizzato, ostaggio della burocrazia, dell’inerzia e della disattenzione politica. E noi? Abbiamo un sistema che mortifica il talento e alimenta il precariato. È accettabile?

Questa situazione non solo è ingiusta, è anche miope. Stiamo sprecando un’enorme risorsa: l’energia, la creatività e la passione dei nostri giovani. Eppure, oggi, ci troviamo di fronte a una realtà allarmante: il tasso di disoccupazione giovanile in Sicilia si attesta al 35,4%, ben al di sopra della media nazionale del 22,2%. In alcune province, come Trapani e Agrigento, la situazione è ancora più critica, con punte che sfiorano il 48,2% e 47% tra i giovani.


Questa situazione è frutto di disattenzione, disinteresse, burocrazia e incapacità di trasformare potenzialità in opportunità concrete. Pur esistendo politici competenti e onesti, sono pochi, e il sistema ne risente.

“Non cerchiamo scontri, ma serietà e coerenza” – continua Coniglio – “non possiamo più permetterci di ignorare questa emergenza silenziosa, la Sicilia ha bisogno di una politica utile, concreta e condivisa, serve unire esperienza e innovazione, i meno giovani offrono saggezza, i giovani entusiasmo e visione, solo insieme si costruisce il futuro, basta ego e calcoli elettorali, è tempo di una nuova classe dirigente che lavori con coraggio e responsabilità per il bene comune”. “Avanti giovani siciliani, unite, partecipate, cambiate, dopo le divisioni dei soliti politici, tocca a voi dare dignità alla Sicilia, il futuro è nelle vostre mani, entrate in politica, siate protagonisti, non spettatori, solo così nascerà una Sicilia più giusta, più viva, più nostra” – conclude Coniglio.

Luogo: Via San Giacomo, 3, CATANIA, CATANIA, SICILIA

Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.