Palermo 24 giugno 2024 – “L’amministrazione, in continuità con quella del passato, continua a togliere risorse dal turn over per utilizzarle per esigenze interne e continua a non assumere, a non fare il piano pluriennale di assunzioni, a non destinare tutto lo 0,55 per cento del monte salari 2018 alle progressioni verticali, a non riqualificare educatori e insegnanti, e a non portare i dipendenti part-time a 36 ore”.

Lo afferma il responsabile enti locali per la Fp Cgil Palermo Saverio Cipriano a proposito dei vuoti in organico al Comune e delle lamentele per la mancanza di personale in molti uffici.  “La verità è che in questi anni le risorse destinate al turn over – aggiunge Cipriano – sono state usate per tappare i buchi del bilancio comunale, a partire dalla voragine delle partecipate. E, paradossalmente, una parte dei 4.700 dipendenti del Comune è pagata con il contributo di 55 milioni di euro che ogni anno lo Stato attribuisce a Palermo per la stabilizzazione dei precari. Altrimenti la situazione sarebbe ancora più drammatica”.

Un secondo paradosso che la Fp Cgil segnala riguarda il caso di 220 dipendenti comunali che per anni sono stati utilizzati nelle scuole statali come collaboratori professionali ai servizi scolastici, di supporto ai ragazzi invalidi. Personale usato “impropriamente”, che dovrebbe tornare a operare negli uffici del Comune.  “Il Comune, che non ha soldi e non ha dipendenti, paga 220 lavoratori che potrebbero servire a dare ossigeno negli uffici comunali sguarniti.  Da anni chiediamo che tornino al Comune: venti sono transitati un anno fa e c’è un accordo per farne transitare altri 100 entro fine giugno e poi altri 120 nel 2025.  Un’altra delle tante contraddizioni nella gestione del personale. Molti uffici, come per esempio le commissioni consiliari, chiedono un’integrazione di personale di categoria ex B e ex A, lamentando di essere in sofferenza, e utilizzano invece i lavoratori edili del Coime”.

La Fp Cgil Palermo ribatte anche sul tasto della stabilizzazione del personale part-time. “Ci sono risorse risparmiate sul turn over a partire dai residui 2023 e 2024 che servirebbero per portare a 36 ore il personale ancora a 30 ore – aggiunge Cipriano –  Noi chiediamo anche il rifinanziamento delle progressioni verticali in deroga attraverso lo 0,55 per portare il numero delle progressioni verticali da 191, così come previsto nel piano dell’amministrazione, a oltre 430. In modo da potere riqualificare sia gli educatori e gli insegnanti, che aspettano da 36 anni, che per permettere le progressioni verticali di ulteriori 230 lavoratori attualmente in ex B che potrebbero passare in ex C o in ex C che potrebbero passare in ex D. E in più bisogna che il Comune faccia un serio piano di assunzioni a partire dal prossimo anno, riservando al personale interno il 50 per cento dei posti. Si potranno così finalmente assumere tutte le figure oggi mancanti. Negli ultimi anni, al di là delle amministrazioni susseguite, mai le risorse risparmiate con il turn over sono state usate per assumere nuovo personale, in barba al piano di riequilibrio. Queste le proposte che non perdiamo occasione di ricordare all’amministrazione comunale. E per le quali continueremo a lottare nell’interesse dei lavoratori e dell’intera cittadinanza. Un comune efficiente per dare servizi validi alla collettività ha bisogno di personale qualificato e soddisfatto”.

 

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