Palermo 12 marzo 2024 – Invalidità civile, tanti problemi irrisolti e nessuna risposta da Asp e Regione. E’ per questo che giovedì 14 marzo si svolgerà un sit-in alle ore 10 sotto la sede dell’assessorato della Salute, in piazza Ottavio Ziino.

A organizzarlo Cgil Palermo e Inca, con la partecipazione di tanti assistiti e assistite invitati a manifestare per sostenere le rivendicazioni del sindacato.

La Cgil Palermo e il patronato Inca Cgil hanno denunciato “ritardi allarmanti” nell’evasione delle domande di invalidità civile, handicap, sordità, cecità e collocamento mirato. A fine dicembre è stato chiesto un incontro urgente per affrontare la situazione all’assessore regionale della Salute, alla direzione sanitaria Asp 6, alla direzione Inps di Palermo ed è stato denunciato al prefetto il disservizio.  

“Ci siamo autoconvocati in assessorato perché la nostra nota, inviata il 29 dicembre scorso, è rimasta senza risposta. E nonostante ripetuti solleciti, ancora non è stata convocata la riunione da noi sollecitata per affrontare le gravi inadempienze in merito all’accertamento medico legale delle invalidità civili, considerato  che l’Inps invece ha manifestato subito la sua disponibilità all’incontro, rispondendo al nostro invito”, affermano la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino, il direttore Inca Palermo Valerio Lombardo e Calogero Audino, per il dipartimento politiche per la disabilità della Cgil Palermo.

 I tempi di attesa per l’esame delle richieste sono aumentati ormai da alcuni anni e i ritardi nello smaltimento delle pratiche continuano ad aggravarsi di mese in mese.

“A Palermo, in particolare, i tempi di attesa per essere sottoposti alla prescritta visita medica, da parte delle competenti commissioni mediche del servizio sanitario pubblico, attualmente si aggirano intorno ai 2 anni dalla data della domanda, contro i 120 giorni previsti dalla legge quale termine massimo – dichiarano Laura Di Martino, Valerio Lombardo e Calogero Audino – Dai dati disponibili, risulta che le pratiche in giacenza per le prime visite, fino al 31 maggio 2022, erano 66.263. E la situazione non è cambiata, in quanto i tempi medi che noi riscontriamo non si sono ridotti”.

“Questi ritardi – aggiungono Cgil Palermo, Inca Cgil e dipartimento politiche per la disabilità – stanno provocando un gravissimo danno e enormi disagi alle fasce più deboli della popolazione. Il patronato Inca Cgil Palermo, nel corso dell’ultimo biennio, ha accumulato migliaia di istanze rimaste ancora prive di riscontro da parte delle commissioni preposte, con grave pregiudizio di importanti diritti. Un tardivo riconoscimento dei benefici connessi allo status di invalido equivale a un mancato riconoscimento di ausili, protesi mediche, pensione anticipata”.

Il sindacato propone, per porre rimedio questa condizione di sofferenza, confermata dalle proteste raccolte ogni giorno dagli operatori degli sportelli, di aumentare i medici operativi e il numero delle sedute da parte delle commissioni valutative istituite presso le aziende sanitarie.

“Un fatto è certo – aggiungono Cgil e Inca – non è tollerabile l’inerzia delle istituzioni preposte in quanto vengono lesi diritti costituzionali e per di più le inefficienze favoriscono casi di clientelismo e di vera e propria concussione, così come emerso a seguito di indagini giudiziarie sfociate nell’arresto a giugno scorso di un medico dell’Asp di Palermo, che intascava mazzette per le pensioni di invalidità. In assenza di riscontri, saremo costretti a intraprendere tutte le iniziative sindacali e giudiziarie a tutela dei nostri assistiti”.

Cgil e Inca proseguiranno con l’attività di supporto e quella legale, con la presentazione di ricorsi, come spiega l’avvocato Paolo Palma, dell’ufficio vertenze legali dell’Inca e della Cgil Palermo: “Per sopperire alla lesione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, per tutte le pratiche in giacenza da più di 120 giorni, è possibile fare causa presso lo sportello del Patronato Inca Cgil attivo ogni venerdì dalle 15 alle 18”.

 

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