Palermo 1 ottobre 2025 – Per la prima volta dopo anni, la Fp Cgil Palermo, sindacato che alla Città Metropolitana ha la maggioranza assoluta sia degli iscritti che delle Rsu, non ha firmato la preintesa sul contratto decentrato 2025.

Oggi nel corso della riunione nel pomeriggio della delegazione trattante, nella sala Sciascia di palazzo Comitini, il direttore del personale Antonio Calandriello ha illustrato l’ultima bozza dell’amministrazione alle organizzazioni sindacali.

“Questa bozza non conteneva nessuna delle richieste formulate dalle Rsu e votate all’unanimità anche all’assemblea dei lavoratori indetta dalla Cgil e dalla Uil del 17 settembre scorso”, dichiarano il responsabile enti locali Fp Cgil Palermo e la coordinatrice Rsu Antonella Giallombardo.

Uno dei punti salienti della bozza, riguardava l’incremento del fondo risorse per il personale, così come previsto dalla legge Zangrillo (decreto pa), per il quale ad oggi l’amministrazione provinciale deve ancora formulare una richiesta di parere, dopo che da mesi le organizzazioni sindacali sollecitavano l’attivazione di questo strumento finanziario.

La proposta delle Rsu, votata all’unanimità, e appoggiata dalla Fp Cgil in tutte le sedute, chiedeva che non venissero ancora incrementate le somme per alcune indennità, in particolare quella di funzione e quella di specifiche responsabilità, indennità che hanno entrambe carattere “discrezionale”, ovvero vengono assegnate dal dirigente. La Fp Cgil Palermo precisa che già nel fondo risorse dell’anno 2024 queste indennità erano già state incrementate, proprio in virtù dell’aumento del numero dei dipendenti a seguito dei concorsi.

“L’amministrazione ha invece confermato tutto quello che era stato previsto fin dalla prime bozze e ha dato il via libera all’aumento consistente di alcune indennità, in particolare le specifiche responsabilità – aggiungono Cipriano e Giallombardo – Per effetto del combinato disposto tra gli aumenti di queste indennità discrezionali e la riduzione delle economie del 2024, con la firma di questo contratto si sancisce una decurtazione di circa 600 mila euro delle somme destinate alla performance organizzativa e individuale, cosa che comporterà un danno consistente per i lavoratori. L’unica apertura da parte dell’amministrazione è l’impegno a fare un regolamento, già chiesto un anno fa da questa organizzazione sindacale, sullo smart working””.

La Fp Cgil Palermo precisa di non avere firmato “per senso di responsabilità e per tutelare il salario accessorio di tutti i dipendenti, in quanto lo spostamento delle somme fa venir meno la certezza anche per gli accantonamenti pensionistici e contributivi”.

Per quanto riguarda l’ assemblea con il personale che si è svola il 17 settembre, la Fp Cgil Palermo si chiede “come mai la Uil, che aveva proclamato l’assemblea con noi e che aveva votato in assemblea il documento, oggi invece apponga la firma sul contratto decentrato, che in quest’ultima bozza ha addirittura carattere peggiorativo rispetto alle precedenti copie”.

  La Fp proclama per mercoledì 8 ottobre alle ore 10 un’assemblea, che si svolgerà presso la sala di palazzo Belvedere, per informare i lavoratori. 

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