“Si è tenuto il tanto atteso incontro nazionale con STM presso Confindustria Catania. Purtroppo l’attesa non ha prodotto il risultato sperato”. Lo afferma il Coordinatore Nazionale Fismic, Confsal, Saro Pappalardo.
“STM infatti ha fornito risposte parziali ed insoddisfacenti rispetto alla tante domande poste da tutte le Organizzazioni Sindacali al tavolo. STM ha confermato il piano dei tagli annunciati, ma ha smentito che si tratti del 6% della forza lavoro pur non definendoli.
STM ha confermato, così come aveva già fatto a dicembre, gli investimenti sul SIC a Catania e sul 300 mm ad Agrate, ma non ha risposto alla domanda su cosa intende con l’annunciata “rimodulazione della base produttiva” e non ha presentato nemmeno un piano che ci faccia capire come intende realizzare gli obiettivi finanziari che il Ceo Chery ha annunciato a mercato ed azionisti.
È evidente pertanto che non possiamo che essere totalmente insoddisfatti, perché le risposte avute non hanno fugato le preoccupazioni che abbiamo.
L’incontro ha confermato quindi per noi l’importanza di avere con urgenza un incontro al Ministero dove rivendichiamo l’illustrazione di un Piano Industriale completo che ci dia risposte chiare sulle prospettive dei reparti produttivi, sulle mission di ogni sito presente in Italia e, soprattutto sull’occupazione.
STM è un’azienda strategica e ci aspettiamo dal Governo, che fra l’altro detiene il 13,5 % delle quote azionarie, il massimo sostegno affinché non solo non ci sia un arretramento rispetto ad oggi, ma soprattutto si mettano in campo tutte le azioni possibili per uscire dalla crisi più forti da come ci si è entrati.
Fino a che non ci sarà quindi l’incontro al Ministero viene mantenuto lo Stato di Agitazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani e valuteremo, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, le azioni da mettere in campo per ottenere le garanzie necessarie per tutelare l’occupazione ed il futuro degli stabilimenti”.
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