“Nel messaggio di Papa Francesco al gruppo parlamentare del PPE al Parlamento Europeo riecheggiano una profondità di sguardo, un’incisività di provocazione e una ricchezza di prospettiva con le quali saremo chiamati a fare i conti non solo nei prossimi mesi ma nei prossimi anni”. Lo dichiara il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro.

“Si tratta dell’invito ad un lavoro, personale e comune, da intraprendere con grande umiltà (e nessuno più di me può dirlo) e altrettanta coscienza, tanto del valore quanto del limite che l’azione politica racchiude in se stessa, specie per coloro che riconducono all’orizzonte ideale della Dottrina sociale cristiana l’origine del proprio impegno. Le parole del Papa spronano ad avviare un percorso di consapevolezza critica e piena responsabilità di fronte alle sfide epocali che – continua – l’Europa e il mondo già devono fronteggiare, mettendo in evidenza che un “cristianesimo di etichetta”, come lui stesso tante volte lo ha definito, ideologicamente professato quale fonte di ispirazione di un partito o di una formazione politica è del tutto insufficiente rispetto al compito di costruzione, di dialogo e di accoglienza al quale i cristiani impegnati in politica sono oggi chiamati nel continente europeo”.

“Una responsabilità da far tremare le vene ai polsi, ma al contempo un grande rilancio ideale e di unità per tutta la grande famiglia del PPE. Ed è a nome di questa responsabilità e di questo ideale che voglio lanciare non solo un nuovo appello ai ‘liberi e forti’ ma un soprattutto un appello per una nuova presa di coscienza per far tornare protagonista col PPE la stagione dei valori e della rappresentanza della politica come servizio”, conclude.

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