Un’iniziativa che nasce dal basso, dal cuore pulsante della società civile, e che riesce a trasformare concretamente il volto di un intero quartiere. È questo il miracolo quotidiano realizzato da Giusy Musso, che partendo dal Vicolo dei Fiori – simbolo di rinascita urbana e sociale – ha saputo estendere il suo impegno virtuoso a ben sette nuove vie di Carini, riportando bellezza, dignità e partecipazione là dove per troppo tempo avevano regnato degrado e abbandono.
L’intervento di riqualificazione non si è limitato al decoro urbano, ma ha attivato un vero e proprio percorso di rigenerazione sociale: coinvolgendo residenti, commercianti, giovani e anziani, la Musso ha dimostrato come il prendersi cura degli spazi comuni possa diventare un atto politico, nel senso più nobile del termine. Ogni fiore piantato, ogni muro ripulito, ogni colore restituito alle facciate è stato un gesto di resistenza civile, un messaggio chiaro: Carini merita di vivere, non di sopravvivere.
A testimonianza del valore dell’iniziativa, ha partecipato alla manifestazione anche l’onorevole Davide Faraone, Ex Sottosegretario di Stato,vicepresidente nazionale e capogruppo alla Camera di Italia Viva, da sempre vicino alla Musso. Il suo intervento ha sottolineato l’importanza di sostenere con convinzione quei progetti che, nati spontaneamente dalla cittadinanza, sanno dare voce e risposte ai bisogni reali del territorio.
“Faraone ha voluto ribadire come esperienze come quella guidata dalla Musso rappresentino un modello replicabile di cittadinanza attiva, capace di stimolare istituzioni e politica a lavorare in sinergia con chi ogni giorno sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
L’evento ha avuto il sapore autentico di una festa di comunità, con i residenti che si sono ritrovati non solo per celebrare il risultato raggiunto, ma per riconoscersi parte attiva di un cambiamento possibile. Un momento che ha sancito, ancora una volta, che la bellezza è un diritto e che la partecipazione è lo strumento più potente per costruire il bene comune.
Giusy Musso non ha mai cercato riflettori, ma il suo lavoro quotidiano parla chiaro: un quartiere che si risveglia, si colora e si riappropria della sua identità è una vittoria per tutti. E il suo esempio ci ricorda che anche una sola persona, con visione e determinazione, può fare la differenza”, conclude l’Ex Sottosegretario.
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