Quanto accaduto ieri in aula, in occasione del dibattito sul Dimensionamento scolastico della città di Siracusa, definisce senza dubbi di sorta la chiusura dell’Amministrazione ad ogni proposta di dialogo. È amaro e ironico constatarlo proprio il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino, emblema dell’opposizione alle dittature di ogni tipo, all’insegna della ritrovata distensione tra est ed ovest, pur permanendo differenze ideologiche spesso incolmabili tra le parti.

Situazione tristemente assimilabile a quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale di ieri, giovedì 09 novembre 2023, durante la quale in presenza di tre diversi documenti, due dei quali calendarizzati all’ordine del giorno, parte del Consiglio ha responsabilmente chiesto la sospensione dei lavori per poter addivenire ad una scelta il più possibile unitaria e condivisa, anche in considerazione del cosiddetto decreto ministeriale “Caivano”, di prossima pubblicazione e delle misure adottate sul tema dall’Amministrazione regionale.  

Il Consiglio Comunale ha però rifiutato la proposta di sospensione, rigettandola nel silenzio inquietante del vicesindaco e dell’assessore al ramo, i quali nulla hanno avuto da obiettare sulla decisione. Ciò assodato e ritenendo vana la speranza che la notte abbia portato “consiglio”, non ci resta che constatare il totale rifiuto al confronto di questa Amministrazione e dei suoi consiglieri comunali, il famigerato “muro ideologico” di Siracusa che porterà irrimediabilmente, durante la seduta prevista per questa sera, ad una presa di posizione della maggioranza i cui effetti, certamente devastanti sulla popolazione scolastica siracusana, non tarderanno a manifestarsi.     

Ferdinando Messina, consigliere comunale, candidato sindaco non eletto.

 

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