Il tempo può cambiare le persone, ma non le emozioni. Cosa accade, allora, quando due giovani, che si sono tanto amati in passato, si incontrano ancora dopo anni di silenzio?

Dopo l’anteprima nazionale all’i-Fest® di Castrovillari, “Polaroid – Nel tempo di un ricordo”, il cortometraggio scritto, diretto e prodotto dal siciliano Domenico Pampinella nell’ambito del corso di “Tecniche cinematografiche” tenuto da Rino Schembri per il DAMS dell’Università degli Studi di Palermo, approda a Menfi, nell’Agrigentino, in occasione di “Inycon”, manifestazione nata per celebrare e promuovere il vino, uno dei principali prodotti dell’economia menfitana. 

Appuntamento oggi, venerdì 3 ottobre, alle ore 19:00, presso il Palazzo Pignatelli di Menfi.


La promozione social del corto è curata dalla giovane associazione culturale InBolla – Cinema e Cultura in Movimento, diretta da Noemi Mendolia.

Nel cast figurano Chiara Bologna, Francesco Glaviano, Salvo Cambria, Laura Cusumano e Giuseppe Scozzari.

“Polaroid” è dedicato al compianto attore siciliano Maurizio Bologna.

Una forte emozione per il giovane Domenico Pampinella che ha voluto raccontare al pubblico la storia di Claudio, regista emergente, e Silvia, sua ex compagna, che, dopo sei anni di silenzio si ritrovano in un bar per un incontro carico di nostalgia e ferite mai guarite. Tra ricordi vividi e parole non dette, una vecchia Polaroid riporta alla luce un amore sospeso tra ciò che poteva essere e ciò che è stato.


In un intreccio di presente e flashback, il cortometraggio esplora i rimpianti, le ambizioni, e il tempo che cambia le persone, ma non cancella le emozioni. Un’istantanea che fa riaffiorare il passato nel volto di un amore perduto.

“Il corto nasce da una vecchia esperienza personale, vissuta anni fa, dove metto in scena uno dei più grandi dilemmi di noi artisti: ogni progetto indipendente, per farsi strada nella giungla del settore, deve fare tanti sacrifici e prendere scelte in momenti della vita dove, talvolta, non siamo pronti o ci portano a sacrificare qualcos’altro. È questo di cui parla il cortometraggio: arrivare a questo bivio in un momento in cui ancora non si hanno delle certezze e si viene colti dall’ansia di prendere una decisione immediatamente”.

Il titolo Polaroid nasce proprio dalla funzionalità dello strumento di congelare dei ricordi. A differenza dello smartphone, la Polaroid trasforma quei ricordi astratti in ricordi fisici.


“Da Polaroid – conclude Pampinella – mi aspetto che il mestiere dell’artista venga, finalmente, riconosciuto al 100% poiché è mosso da ciò che ci fa svegliare ogni mattina e andare avanti: la passione, che persiste in un mondo che, a volte, va proprio contro il concetto di passione”.

Con il contributo professionale tra – gli altri – di Leandro Faustino (Direttore della Fotografia), Simone Ficarotta (Montaggio), Giordano Maselli (Musica).

Dichiara Rino Schembri: “Polaroid nasce come esperienza pratica del corso di Tecniche Cinematografiche che ho tenuto al secondo anno del DAMS Spettacolo nell’a.a. 2024-2025, coinvolgendo circa cinquanta studenti alla loro prima vera esperienza sul campo. Guidati da professionisti del settore e a partire dall’idea di Domenico Pampinella, sotto la sua regia, gli studenti hanno vissuto tre mesi intensi e altamente formativi. 

Lezioni teoriche e attività pratiche si sono alternate in perfetta coerenza con la visione del corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, fortemente voluta dal coordinatore Sergio Bonanzinga. Gli studenti sono stati suddivisi nei vari reparti (produzione, regia, fotografia, costumi etc.) e hanno lavorato alla realizzazione del film seguendone le varie fasi. Abbiamo inoltre coinvolto studenti della nostra magistrale in Musicologia e Scienze dello Spettacolo, nonché studenti di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo”.

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