Preferirei parlare di cartolarizzazione di beni immobili e investimenti nel settore degli impianti rinnovabili, purtroppo sollecitato da moltissimi gelesi sono costretto ad intervenire, per il problema acqua a Gela simile alle problematiche acqua del Congo, unica differenza le bollette dell’acqua sono paragonabili a quelle della città Metropolitana di Londra.
Normalmente quando si parla di politica si avverte la forte presenza di antinomia, una forma di gravissima incongruenza tra parole e fatti, se ad ogni elezione tutte le coalizioni parlano d’acqua, dopo le votazioni l’ente gestore a Gela Caltaqua continua a fare ciò che vuole, sia come servizio che come ingiustificati pagamenti dell’acqua stessa.
Capiamo bene la grave annata di siccità che ha colpito il Libero Consorzio di Caltanissetta, un territorio che si muove perennemente senza programmazione a lungo termine (in tutti i settori), che cerca di risolvere i problemi prevedibili solo a emergenza inoltrata. Oggi emergenza acqua, domani probabilmente allagamenti. E’ inutile dire che le istituzioni dovrebbero intervenire, per istituzioni intendo anche, e soprattutto la Magistratura.
Caltaqua ormai gestisce teocraticamente l’acqua da circa venti anni, il disastroso risultato è sotto gli occhi di tutti da sempre, mancanza d’acqua, perdita d’acqua, acqua giallastra, acqua melmosa. Ma oggi vogliamo focalizzare il problema bollette sproporzionate di Luglio 2024; a fronte di un servizio acqua deficitario, da terzo mondo per tutta l’estate, le bollette continuano ad essere tra le più care d’Europa; una contraddizione inspiegabile. Tra l’altro troviamo illegittime le voci di spesa prive di giustificazione ma solo di cifra. Sostanzialmente Caltaqua chiede una somma di consumo senza alcun capitolo di spesa e giustificazione (questi soldi per cosa sono dovuti?).
Trovando tutto surreale; il Sindaco che dovrebbe fare gli interessi di Gela, obblighi Caltaqua a rendere pubblici bilanci, e spese che ovviamente devono essere ripartiti tra gli utenti finali, le famiglie, inoltre Caltaqua deve garantire la pressione e arrivo dell’acqua, per contratto, fino all’ultimo piano senza l’utilizzo di motorini, che hanno un costo.
Quesiti. Il motorino per attingere acqua dalla rete ha un costo elettrico per singolo utente di circa il 13/19% (secondo la mia stima) sulla bolletta energetica; Caltaqua per legge ne deve rispondere per inadempienza. Sono sicuro e certo che qualcuno metterà in evidenza la questione, chiedendo una detrazione di spesa per le famiglie gelesi che oltre alle bollette pazze Caltaqua sono costrette a pagare l’energia elettrica per attingere acqua con i motorini.
Altro quesito, i danni provocati dalla melma/fanghiglia proveniente dalla condotta principale e diramata agli impianti di condotta (tubi), meccanici (motorini), termici (caldaia) per cui alle abitazioni, chi li deve pagare?, con la legge italiana, penso il responsabile.
Sono certo che questo mio breve intervento tecnico-legale espletato nell’interesse e per conto dei gelesi, cittadini da sempre umiliati, tartassati e presi in giro dalle istituzioni, possa permettere a molti un primo approccio legale per agire e fare valere i propri interessi, sia in termini civili, ma forse anche in quelli penali.
Francesco Agati
Luogo: Studio Immobiliare, Berchet, 3, GELA, CALTANISSETTA, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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