“In una città dove il pubblico dibattito sulle prossime elezioni europee è sostanzialmente nullo, sorprende che a dare il pessimo esempio su quanto le Istituzioni democratiche debbano garantire il sereno svolgimento della campagna elettorale, è il sindaco Federico Basile. In particolare, si segnala che il Sindaco ha reiteratamente ignorato quanto previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno N. 30/2024, in cui si specifica chiaramente che è prvisto: “B) Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione

Ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto, ‘è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni’.”

Così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice di Più Europa in Sicilia e impegnata nella campagna elettorale per gli Stati Uniti d’Europa a fianco della capolista Rita Bernardini e del candidato messinese Francesco Calanna.

“Nonostante queste disposizioni, il Sindaco Federico Basile ha utilizzato e utilizza sistematicamente le occasioni ufficiali del Comune di Messina, non solo pubblicando sui social media post che fanno riferimento alla “bravura, intuizione etc ” di Cateno De Luca, ma inaugurando tutto cio’ che è possibile inaugurare, non ultimo il parco Aldo Moro quando accanto a De Luca ha attaccato la stampa, rea di aver dato voce ai disabili, difatto esclusi dall’accesso al parco. Inoltre, ogni recente attività pubblica è stata chiaramente orientata a promuovere la figura di De Luca, in violazione dei divieti sopra citati e facendo chiaramente campagna elettorale per Sud Chiama Nord, partecipando al “tour” per i quartieri insieme a gran parte dell’amministrazione. Una risposta all’ultimatum di De Luca che lamentava la presunta inerzia di assessori e vertici della partecipate durante la campagna elettorale.

Questi comportamenti rappresentano un chiaro abuso delle risorse pubbliche per fini propagandistici, alterando la parità di condizioni tra i candidati e compromettendo la trasparenza e l’equità del processo elettorale.

Pertanto, chiedo con urgenza alle autorità competenti di intervenire per far cessare immediatamente queste pratiche illegali e di adottare le misure necessarie per garantire il rispetto delle normative vigenti”.

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