“Alla Regione e negli Enti locali c’è un problema sociale che si chiama lavoratori ex precari”. A rilanciare l’appello, a distanza di quasi due mesi dall’ultimo, Daniele Passanisi, segretario generale della Cisl Fp Sicilia che chiarisce come a nessuno sembri interessare di questa platea di lavoratori che, nella maggior parte dei casi, percepisce stipendi troppo bassi.
“Ad oggi, questo personale – precisa Passanisi – ha una età media di circa 57 anni. Ciò significa che, verosimilmente, stando alle attuali regole, potrà essere collocato in pensione tra circa dieci anni all’età di 67 anni, con una pensione che sarà di gran lunga al di sotto del minimo necessario che serve per sopravvivere a causa dei pochi contributi versati”. “Le stime del nostro centro studi, infatti – ancora Passanisi – confermano pensioni che si aggireranno intorno ai 500 euro mensili che sono di gran lunga insufficienti per le esigenze quotidiane e il sempre più crescente costo della vita. E’ per questo che rilanciamo un appello al governo regionale e a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione affinché si possano trovare soluzioni adeguate a favore di questa categoria di lavoratori che già oggi sono classificati quali lavoratori poveri per via delle loro basse retribuzioni”.
“Abbiamo inviato una richiesta di convocazione sul tema alla prima commissione Affari istituzionali dell’Ars – conclude il segretario generale della Cisl Fp Sicilia – sino a quando il nostro appello non sarà ascoltato non ci fermeremo. Lo dobbiamo alle centinaia di lavoratori che rappresentiamo. Questo è un problema sociale a cui vogliamo trovare soluzioni concrete prima che esploda nella sua complessità”.
Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.






Commenta con Facebook