Una giornata intensa, emozionante, ricca di volti, voci e valori condivisi. In occasione della Giornata nazionale della Legalità, la Città dei Ragazzi di Catania si è trasformata questa mattina in un grande laboratorio civico, in cui memoria, arte e ambiente si sono intrecciati per dare vita alla “Festa della Legalità: la legalità attraverso l’arte e la cura del territorio”, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Spazio 47.
L’evento, inserito nell’ambito del progetto “I Giovani Custodi” – finanziato dalla Regione Siciliana e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Giovanili – ha coinvolto bambini, famiglie, studenti, rappresentanti delle istituzioni e numerose realtà associative del territorio. Un’occasione non solo commemorativa, ma soprattutto educativa, volta a trasformare la memoria in partecipazione attiva.
La mattinata si è aperta con un gesto simbolico e carico di significato: la cura dell’aiuola della Legalità all’interno della Città dei Ragazzi, arricchita con nuove piante donate dall’Associazione MAD, dal Leo Club di Catania Val Dirillo e dal WWF Sicilia Nord Orientale. Un modo per onorare la memoria del giudice Giovanni Falcone attraverso la bellezza e la cura del territorio, rinsaldando il legame tra impegno civile e tutela dell’ambiente.
La legalità non è solo rispetto delle regole – ha affermato Marco Barbarossa, presidente di Spazio 47 – ma è anche prendersi cura degli altri e dei luoghi che viviamo. Ricordare la strage di Capaci significa ribadire che la legalità si costruisce ogni giorno, con le nostre azioni quotidiane.
Toccanti e significativi gli interventi istituzionali. Karim Daidone, dell’Accademia MAD, rivolgendosi ai più piccoli, ha lanciato una provocazione tanto semplice quanto potente: “Volete essere ricordati un giorno? Allora fatevi ricordare per le cose belle che farete”. Parole che hanno fatto eco alle riflessioni del Dottor. Montemagno, della Caserma di San Cristoforo: “Dobbiamo essere belli dentro. E lo diventiamo attraverso lo studio. Solo istruirsi ci consente di cambiare davvero la nostra vita”.
Il Capitano della Guardia di Finanza, Bruno Ferrara, ha condiviso un ricordo personale particolarmente toccante: La strage di Capaci è stata una delle ragioni che mi hanno spinto ad arruolarmi. Falcone, e tutte le vittime di mafia, devono essere un faro che illumina le nostre scelte quotidiane, umane prima ancora che professionali.
Parole sentite anche dalla Professoressa Maria Grazia Bonaccorsi dell’Istituto Comprensivo “Rita Atria”, che ha definito le forze dell’ordine “angeli custodi” di un quartiere che ancora oggi vive molte difficoltà. I referenti di 350 Sicilia e del WWF hanno invece ricordato le parole di Falcone – “la mafia non è invincibile” – come monito e guida per le giovani generazioni, sottolineando anche il ruolo attivo e importante della magistrata Francesca Morvillo. Momento di grande commozione è stato quello dedicato a Matteo Urzì, giovane allievo dell’Accademia MAD, scomparso in un incidente stradale. In sua memoria, i familiari hanno donato piantine di rosmarino strisciante, che sono state piantate nell’aiuola della Legalità per tenere vivo il suo ricordo.
A chiudere la parte istituzionale è stato Francesco Bassini, presidente della Prima Municipalità, che ha lanciato un messaggio accorato ai giovani presenti: “Seguite le vostre passioni, perché siete il futuro di questo quartiere. I veri supereroi non indossano mantelli: sono quelli che combattono le ingiustizie. Giovanni Falcone è uno di loro, e per questo è diventato immortale”.
L’assessore Viviana Lombardo ha poi ribadito l’importanza del lavoro in rete tra istituzioni e associazioni per creare un impatto concreto e duraturo. Un concetto ripreso anche dalla dottoressa Maria Pia Fontana, direttrice dell’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna, che ha sottolineato come “dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato è possibile solo costruendo comunità accoglienti. Chi si sente parte di una comunità non ha bisogno di fare del male agli altri”.
La giornata si è conclusa con laboratori artistici e attività ambientali organizzati all’interno dell’isola didattica tra la Città dei Ragazzi e l’Istituto Comprensivo “Rita Atria”, con il coinvolgimento di 350 Sicilia e numerose classi delle scuole del territorio, in un clima di gioia, responsabilità e speranza.
Un sentito ringraziamento a tutte le istituzioni presenti tra cui: Dott.ssa Maria Pia Fontana (UEPE Catania), Dott. Morabito e il Dott. Montemagno (Caserma di San Cristoforo), Capitano Bruno Ferrara (Guardia di Finanza), Francesco Bassini (Presidente della I Municipalità di Catania),Prof.ssa Bonaccorsi (IC Rita Atria) e tutte le classi della Scuola Rita Atria presenti, Eris Formazione e tutte le Classi Presenti, L’Istituto Nautico di Catania, il Prof. Renato D’Amico (Fondazione Kalos) e a tutte le realtà che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, tra cui l’associazione Città dei Ragazzi di Catania, l’Associazione Nessuno Escluso, la Cooperativa Sociale Villaggio del Magnificat, il WWF Sicilia Nord Orientale, MAD Accademia Musicale, LEO Club Catania Val Dirillo, l’Associazione We Love Unict, il Centro Diurno Mario e Bruno De Luca, 350 Sicilia, l’Associazione KEFI, il Rotaract Club Catania Est – che ha donato i fiori per l’isola didattica.
Una giornata che ha acceso i riflettori su ciò che conta davvero: coltivare memoria, seminare bellezza, e credere nel potere trasformativo dell’impegno civile.
L’iniziativa si è svolta presso la Città dei Ragazzi, in via Gramignani 128, Catania
Luogo: Città dei Ragazzi , Via Gramignani , 128, CALTAGIRONE, CATANIA, SICILIA




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