“Le scriventi organizzazioni sindacali denunciano con fermezza e indignazione il comportamento gravissimo assunto dalla governance della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e dal direttore ospite in occasione dello sciopero proclamato per il 17 ottobre 2025.
Lo sciopero è uno strumento legittimo, costituzionalmente garantito e sancito dal contratto nazionale. Eppure, invece di rispettarlo, la direzione ha scelto la via della prevaricazione, della pressione psicologica e della delegittimazione del diritto dei lavoratori”. Così in una nota le sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials Cisal, che hanno preso parte allo sciopero del 17 ottobre, in occasione del concerto di chiusura della Settimana di Musica Sacra di Monreale, rispondendo alle parole della governance della Fondazione.
“Invece di prendere atto del disagio del personale e aprire un confronto serio – proseguono le sigle – la governance ha tentato di aggirare lo sciopero: sostituendo strumentisti sulle parti reali, spostando personale di fila in ruoli di prima parte, alterando l’equilibrio artistico interno dell’orchestra, imponendo scelte unilaterali senza il minimo rispetto delle professionalità. Questo non è solo un atto antisindacale, è un atto di violenza istituzionale nei confronti della musica stessa. Un’orchestra non è un contenitore di pedine da spostare a piacimento: è un organismo umano, professionale, artistico, che vive di ruoli, responsabilità e rispetto reciproco.
Nonostante i tentativi di pressione, l’adesione allo sciopero da parte del personale stabile è stata altissima, un segnale straordinario di compattezza, dignità e consapevolezza dei lavoratori, i numeri ci consegnano un dato straordinario che dimostra la compattezza, la dignità e la consapevolezza dei lavoratori. Chiediamo: una presa di posizione ufficiale da parte della governance. Le scuse formali per l’atteggiamento tenuto in occasione dello sciopero. Il ripristino del pieno rispetto dei ruoli orchestrali e delle parti reali. L’apertura di un tavolo di confronto vero, non di facciata. In assenza di azioni immediate e concrete, le Organizzazioni Sindacali sono pronte a proseguire e inasprire la mobilitazione, fino alla tutela in tutte le sedi, anche legali, del diritto dei lavoratori, della dignità dell’orchestra e del valore della musica”, concludono i sindacati.
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