Palermo 28 luglio 2025 – “In attesa che le inchieste della magistratura facciano luce su quanto accaduto, esprimiamo la nostra solidarietà alla dottoressa Desiree Farinella, ribadendo quanto già contestato più volte dalla Funzione Pubblica in passato, ossia che serve riflettere sulle reali cause della deriva della sanità pubblica palermitana, per impegnarsi attivamente alla sua ricostruzione nell’interesse primario dei nostri concittadini”. Ad affermarlo sono il segretario generale di Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso e la coordinatrice territoriale dei medici della Fp Cgil Palermo, Monica Lunetta, che intervengono sull’ultimo scandalo che ha investito la sanità siciliana, con l’ultima vittima, la dirigente medica Desiree Farinella, suo malgrado passata alla ribalta delle cronache per aver subito un presunto atto di violenza privata.

Secondo le intercettazioni, l’allora dirigente della direzione di presidio dell’A.O. Civico-Di Cristina, sarebbe stata spinta a un periodo di “riposo forzato” dopo le richieste del governatore Schifani ai vertici dell’azienda di fare luce su presunti “gravi disservizi” che si sarebbero verificati nel reparto di Nefrologia pediatrica del Di Cristina, vicenda culminata nella rimozione della stessa dirigente.

“Sembra – continuano Gattuso e Lunetta – che ogni volta che si verifica un caso di presunta malasanità, l’azione sia quella di cercare dei capri espiatori tra coloro che ogni giorno si adoperano, con senso di responsabilità e diligenza, nelle corsie e nelle sale chirurgiche, anziché individuare le cause profonde delle inefficienze gestionali e strutturali che stanno irrimediabilmente conducendo al tracollo i nostri ospedali”.

“I lavoratori – aggiungono i due dirigenti sindacali – sono vittime insieme alla comunità e non gli artefici di questo disastro. Inviare ispettori su ispettori per contare i nostri morti di malasanità, redigere frettolosi dossier e identificare facili colpevoli come la dottoressa Farinella, non è un modo responsabile di gestire la cosa pubblica, specialmente in un ambito delicato come quello sanitario”.

“Pertanto – conclude Monica Lunetta – tutta la Fp Cgil provinciale dei medici si stringe intorno alla collega Farinella nella speranza che si possa presto chiarire la sua posizione, perché nessun lavoratore della sanità debba più essere messo in dubbio nella propria correttezza ed etica professionale senza i dovuti preliminari accertamenti sui fatti”.


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