Quello che sta avvenendo nel vicino oriente non è una guerra, gli ebrei stanno eliminando i palestinesi un genocidio che viene tenuto nascosto dall’occidente.


Da un lato abbiamo l’esercito più equipaggiato al mondo, quello dello Stato ebraico, dall’altro l’esercito di bastoni e pietre, in questa “impari” guerra -i bambini vengono fatti morire di fame- l’obiettivo degli Ebrei fare scomparire la palestina dalle carte geografiche. Neppure Adolf Hitler arrivo a tanto.


I palestinesi di Gaza, sono stremati dalla fame, dalle malattie, dalle carestie e dai bombardamenti ai disarmati civili, i palestinesi non hanno medicine, camminano per chilometri nella speranza di recuperare aiuti umanitari; aiuti, bloccati dagli ebrei, i camion che possono entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Zikim sono fermi e quanto partono vengono sequestrati e i generi alimentari distrutti dagli israeliani sotto gli occhi degli inermi palestinesi. 


La disperazione è fuori controllo nella Striscia di Gaza, la carestia voluta e studiata dagli ebrei sta azzerando gli abitanti palestinesi; ripetiamo: gli ebrei stanno facendo morire di fame i bambini per cancellare la parola Palestina.


Non è più guerra convenzionale il blocco israeliano militare dura da quasi due anni con la pretesa di eliminare Hamas, di fatto lo scopo ebraico è eliminando tutti i palestinesi, un genocidio biblico senza precedenti nella storia dell’umanità. Ipotizziamo che gli ebrei vogliono fare morire tutti di fame due milioni di persone. 


Le religioni (tutte) e la politica (tutta) è esortata a fermare il genocidio in atto di proporzioni bibliche, o saremo tutti complici di una iniziativa diabolica. 


Prima o poi dovremo dare conto a Dio di ciò che facciamo ma prima ancora alla nostra coscienza. Non possiamo essergli complici.


(Quanto soffre un bambino dovrebbe soffrire tutto il mondo cit. Francesco Agati.)

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