Gela. Fin da molto piccolo ho avuto la fortuna di visitare una delle più importanti città di mare al mondo, Genova, sono cresciuto nel vedere porti, navi container, aeroporti, autostrade, grandi palazzi storici, i miei studi hanno sicuramente raffinato tutto quello che riguarda il mondo immobiliare, marittimo e delle infrastrutture, hanno contribuito pure le mie amicizie nel settore nautico costruttivo ligure.
Le infrastrutture fanno grande un territorio. Attraverso le idee, le risorse, la visione politica si può progredire, Gela ha una grande opportunità, quella di far diventare la città porta del Mediterraneo per l’Europa.
Lo abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo quotidianamente con vari interventi sulle testate, senza infrastrutture non può esserci futuro. Da millenni Gela ha rivestito un ruolo nel mediterraneo, purtroppo negli ultimi cinquanta anni la politica gelese non ha mai attenzionato la risorsa mare.
Gela opera dopo opera ha bisogno di tre porti, uno commerciale, uno per pescatori, e l’altro diportistico.
Sappiamo che la nostra eccezionale visione è il un punto di partenza per quello che può essere lo sviluppo della città del Golfo e che oggi siamo all’anno 0.
“Progetto Gelone”. Idea Progettuale di makeover costiero per il Libero Consorzio di Caltanissetta nel Golfo di Gela.
Porto Commerciale. Il Golfo di Gela al centro del mediterraneo tra il Canale di SUEZ e lo stretto di GIBILTERRA e posizionato a venticinque miglia dove giornalmente transita il 35% del commercio mondiale, miliardi di dollari di prodotti passano ogni ora sotto i nostri occhi attraverso i container, oggi abbiamo la vista ma non abbiamo la visione. Questa enorme ricchezza fusa con le Zone Economiche Speciali (ZES) possono attrarre migliaia di aziende nazionali e internazionali per rientrare finalmente all’interno della nuova economia mondiale globalizzata. Per realizzare ciò abbiamo bisogno di costruire un porto isola a 7,5 Km dalla costa per arrivare ad un pescaggio (profondità) di 20/30 metri perfette per tutte le navi container, la zona individuata C.da Bulala.
Porto Pescatori. Il porto rifugio mai potrà essere modificato in “Marina” che non è un nome di una bella donna ma significa “Porto Turistico”, “Porto per Diportisti”, in questa infrastruttura mancano tutte le condizioni tecniche-scientifiche-economiche e sociali di adattabilità. Pianificare la portualità turistica significa prefigurare un assetto territoriale e integrarlo con l’entroterra, studiare la concorrenza. Mai potrebbero convivere nello stesso specchio d’acqua nautica da diporto e da pesca. Ciò precisato il porto rifugio con le dovute modifiche, deve essere utilizzato solo come infrastruttura marittima da pesca e per la vendita del pescato e prodotti ittici connessi.
Porto per Diportisti. “Il Marina di Gela” a valle di Montelungo. L’unica ubicazione possibile a Gela per un porto turistico e non costruire un’opera inutilizzabile, in questa localizzazione collina e mare si fondono dando spettacoli naturali unici al mondo. Qui il mio progetto andrebbe ad intrecciare porto turistico, campo da golf, aree commerciali e molto altro ancora, in questa zona ci sono gli spazi, abbiamo la viabilità, e non temerebbe la concorrenza di Licata e Ragusa. Inoltre a pochi decine di metri il fondale a sud di Montelungo raggiunge circa sei metri di profondità, un risparmio notevole sulla costruzione dei moli. Sarebbe il primo porto per diportisti con un campo da golf 18 buche nel Mediterraneo. L’ex fattoria Drogo di proprietà comunale si presterebbe perfettamente per essere trasformata in resort cinque stelle.
(Purtroppo anticipiamo che il vecchio pontile costruito cento anni fa prima struttura in calcestruzzo a Gela una volta demolito non sarà mai più ricostruito.)
Naturalmente questa idea progettuale andrà sviluppata in ogni suo aspetto con numerosi enti, quindi credo che sarà un percorso lungo e difficile. Sarebbe opportuno approfondire con gli studenti di ogni ordine e grado il tema di sviluppo marittimo. Illudersi di vederla realizzata nella nostra città in tempi brevi ha un suo fascino ma la razionalità dice altro, nulla è impossibile per le prossime generazioni se si inizia un percorso di positivismo progettuale tematico nelle scuole.
Il progetto per un fatto prettamente storico, e di prestigio è stato denominato “Progetto Gelone”. Dott. Francesco Agati
Luogo: Studio Immobiliare, Berchet, 5, GELA, CALTANISSETTA, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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