“L’obiettivo finale di Missione Futuro – afferma il sindaco Luigi Iuppa – è l’esplorazione di scenari di sviluppo urbano sostenibile per la nostra comunità e per tutti i piccoli borghi delle aree interne”


Geraci Siculo, 12 luglio 2024. – Parte a Geraci Siculo la Summer School di architettura dal titolo “Missione futuro”, sottotitolo “Spazio per nomadi digitali e aziende dell’IT”, organizzata dal Comune di Geraci in collaborazione con Edizioni Arianna e Cognitive Robotics & Social Sensib Lab Cnr-Icar, con il patrocinio di UH University (University of Hertfordshire), Arch+ e UKRI e la collaborazione scientifica del dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo e NatureCity Lab. Coordinatori della Summer School sono gli architetti Luigi Pintacuda e Antonio Giovanni Minutella. “Missione Futuro è parte integrante del programma dell’amministrazione comunale di Geraci Siculo – afferma il sindaco Luigi Iuppa. – Abbiamo pensato e sviluppato questo importante appuntamento culturale in collaborazione con l’University of Hertfordshire ed Edizioni Arianna. L’obiettivo finale di Missione Futuro è l’esplorazione di scenari di sviluppo urbano sostenibile per la nostra comunità, attraverso un approccio interdisciplinare, con l’obiettivo di generare una visione condivisa dello spazio e della società. Con questa Summer school la nostra amministrazione comunale mira ad affrontare questioni critiche che riguardano non solo Geraci Siculo, ma tutte le arre interne del Paese, come lo spopolamento e la costruzione dell’identità culturale territoriale, con l’obiettivo di influenzare strategie, politiche e azioni per invertire la rotta della desertificazione sociale che sembra segnare tutti i piccoli borghi dell’entroterra”.

Ed in effetti la popolazione di Geraci, insieme ad altre nella zona, si è ridotta negli ultimi decenni a causa dell’emigrazione verso le grandi città lungo la costa, il Nord Italia o l’estero. Questo fenomeno ha generato un impatto notevole sul tessuto urbano e la popolazione, lasciando ampie aree della città vuote e spesso abbandonate, con alcune iniziative passate che non sono riuscite ad affrontare questo problema. Con la summer school si vuole esplorare la possibilità di riprogettare e riutilizzare le aree abbandonate del centro medievale come luoghi per la ricerca scientifica, aziende dell’IT e nomadi digitali, con un focus specifico su un’azienda che progetta robot. Per una comprensione completa di questo scenario reale, i team di progettazione si confronteranno attivamente con cittadini, autorità pubbliche, studiosi di vari campi e stakeholder interessati a prendere parte al progetto. Studenti e tutors produrranno visioni per la città che aiuteranno gli organi di governo del Comune, gli stakeholder e la comunità a visualizzare possibili scenari e serviranno come pilota per ulteriori esplorazioni alla scala dei 16 comuni delle Madonie, potenzialmente diventando un modello di sviluppo per altre città che affrontano situazioni simili.

Il Programma: Si comincia domenica 14 luglio a Cefalù, con la presentazione, presso Piazza della Stazione, dei percorsi di architettura urbana di Pasquale Culotta e Bibi Leone, a cura dell’architetto Tania Culotta. Nel pomeriggio, alle 16, il contributo dell’architetto Salvatore Curcio su “Conservare il ristorante le Terme”. Lunedì si ricomincia da Geraci Siculo alle 9.30 con l’apertura ufficiale dei lavori e un intenso programma che terminerà, alle 16.00, con la visita sopralluogo nel borgo di Geraci Siculo. Gli appuntamenti si susseguiranno poi per tutta la settimana, fino a sabato 20 luglio quando, alle 9.30 è prevista, presso il convento dei Cappuccini, la presentazione dei lavori della Summer School alla comunità residente ed alla stampa. Per maggiori informazioni su iscrizione e partecipazione è possibile contattare la segreteria della Summer School inviando una mail a gera-ci.summerschool@gmail.com.

“Il fenomeno dello spopolamento delle aree interne è un tema ormai centrale tanto dal punto di vista sociale quanto da quello politico ed economico – Afferma il responsabile Scientifico di “Missione Futuro” Antonio Giovanni Minutella. – Si tratta di un fenomeno che in verità investe l’intero continente europeo e che quotidianamente fa parte del dibattito pubblico. Abbiamo condiviso con l’amministrazione comunale l’ipotesi di iniziare questo percorso partendo dagli aspetti di programmazione e progettazione architettonica e urbanistica che caratterizzano il Comune di Geraci Siculo e la sua comunità. La comunità geracese è stata storicamente sensibile a queste tematiche come testimoniano le numerose pubblicazioni dedicate al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio sia nei suoi aspetti materiali che in quelli immateriali. La proposta del percorso di ricerca, che l’amministrazione ha voluto chiamare Missione Futuro, è parte di un’ampia riflessione, le domande che ci poniamo possono sembrare quasi banali: Siamo in grado di pensare a scenari futuri per la nostra società? Perché non riusciamo a superare la narrazione della storia passata senza averne nostalgia? È veramente così necessario cristallizzare in un preciso punto del passato l’immagine dei luoghi? Avere risposte per queste domande, in questo particolare momento storico, in un territorio periferico delle aree interne, potrebbe essere pretenzioso e, perché no, anche presuntuoso, ma non è questo l’obiettivo della ricerca. Infatti, abbiamo pensato, d’intesa con gli amministratori locali, ad un percorso lungo, lento, in cui non necessariamente si devono ottenere risposte e punti programmatici. Un percorso che ci consenta di andare oltre i nessi di casualità ed effetto verso la costruzione di nuove visioni, frutto di immaginazione e creatività, e non il tradizionale sguardo nuovo con cui osservare l’esistente. Il coordinamento scientifico della Summer School – conclude Minutella – è condiviso tra me e il prof. Luigi Pintacuda, partner scientifici sono il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, con la professoressa Annalisa Giampino, e il Nature City Lab del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, con la professoressa Ina Macaione; istituzioni entrambe impegnate nella ricerca sui fenomeni di spopolamento e rigenerazione nelle aree interne e periferiche.”

“L’University of Hertfordshire e il gruppo di ricerca Arch+ sono onorati di collaborare con il comune di Geraci Siculo nell’ideazione e coordinazione della Summer School Missione Futuro – afferma il professore Luigi Pintacuda, docente di Architettura e Design all’University of Hertfordshire. – L’iniziativa si inserisce in una più ampia linea di intervento in cui l’University of Hertfordshire lavora attivamente tra ricerca e scenari reali, favorendo il dialogo e la collaborazione tra partner non accademici e il mondo accademico. Questa sinergia mira a creare visioni per il futuro e a indicare possibili scenari per futuri urbani sostenibili. In questa occasione, la collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università degli Studi di Palermo e il Cognitive Robotics and Social Sensing Lab del CNR di Palermo amplia ulteriormente il campo d’azione, promuovendo un dialogo tra accademia e mondo reale che supera i confini nazionali e attiva una rete di relazioni in grado di generare ulteriori opportunità di collaborazione. L’iniziativa è finanziata dall’Arts and Humanities Research Council (AHRC), un’agenzia di finanziamento nazionale del Regno Unito che sostiene la ricerca indipendente di livello mondiale. In questo caso, il finanziamento è volto a favorire l’impatto della ricerca accademica sul mondo reale.”

“Il NatureCityLAB (DiCEM, Unibas) desidera esprimere la propria sincera gratitudine per l’opportunità di partecipare al prestigioso workshop di progettazione “Missione Futuro. Spazi per nomadi digitali e aziende dell’IT”. Sarà per noi una preziosa occasione per condividere l’approccio teorico-scientifico alla progettazione climate-adaptive e nature-based, a supporto di una progettazione capace di affrontare consapevolmente le future transizioni. Siamo entusiasti di contribuire con la nostra esperienza e le nostre ricerche a un dialogo costruttivo e innovativo, iniziato già in occasione del periodo di partecipazione del professore Pintacuda alle attività di didattica e ricerca di Unibas, come Visiting professor. Ci auguriamo che questa occasione possa supportare l’inizio di future collaborazioni accademiche su temi condivisi, a sostegno dei territori interni e con il supporto delle amministrazioni locali, aiutandole a costruire delle “banche di futuro”, visioni progettuali da sottoporre a finanziamenti e creare reti collaborative internazionali.” afferma Ina Macaione, professoressa associata della facoltà di Architettura dell’Università della Basilicata.

“Intelligenza artificiale e robotica hanno ed avranno sempre di più nel prossimo futuro un impatto a tutti i livelli della società. Uno sviluppo urbano sostenibile può trarre notevoli vantaggi da questa rivoluzione e i futuri progettisti devono sfruttarne non solo le potenzialità tecnologiche ma anche le opportunità di sviluppo sociale che offrono. Geraci, recuperando e convertendo spazi urbani in abbandono, con adeguati spazi e laboratori, può accogliere i nuovi lavoratori digitali che da remoto possono sviluppare e sperimentare le tecnologie del futuro, beneficiando ed innestandosi in un ecosistema culturale e creativo esente dagli stress dei grandi centri urbani” afferma Ignazio Infantino, primo ricercatore dell’Istituto di Calcolo Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

“La partnership scientifica del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo alla Summer School “Missione Futuro Spazi per nomadi digitali e aziende dell’IT, si inserisce nelle attività promosse dal progetto “RE-PLACE. REframing PLace-based Approach through the Cultural Ecosystem services of inner areas” finanziato nell’ambito del PRIN2022 dal MUR_Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea_NextGenerationEU. Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Cagliari (responsabile scientifica, Prof.ssa Anna Maria Colavitti), vede la partecipazione di altre due unità di ricerca, rispettivamente afferenti all’Università degli Studi di Palermo (responsabile scientifica, Prof.ssa Annalisa Giampino) e all’Università degli Studi del Molise (responsabile scientifico, Prof. Luciano De Bonis). A partire dal lavoro sul campo che si sta conducendo sulle tre aree SNAI delle Madonie in Sicilia; del Matese in Molise e dell’Alta Marmilla e del Gennargentu – Mandrolisai in Sardegna, il progetto si propone di definire una modalità alternativa di interpretazione e pianificazione dello sviluppo locale per le Aree Interne mettendo in tensione l’approccio place-based adottato, ad oggi, dalla SNAI.” A precisarlo è Annalisa Giampino, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo


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