«È stata un’edizione carica di emozione, partecipazione e memoria». Sono le parole del direttore artistico Luigi Tabita, a margine dell’undicesima edizione del Giacinto festival – nature Lgbt+ che, nelle due giornate di lunedì 25 e martedì 26 agosto, come sempre, ha riportato a Noto l’informazione e l’approfondimento quale strumento di opposizione contro ogni pregiudizio.

Un’edizione che si è snodata lungo il tema di “Non un passo indietro” per riaffermare con forza la necessità di non arretrare mai sul fronte dei diritti. «Figure come Nichi Vendola, a cui dobbiamo tanto, ci hanno ricordato chi siamo e perché siamo qui», continua Tabita. «A Gino Campanella, attivista recentemente scomparso, e a tutte le persone che hanno aperto la strada verso la salvaguardia dei diritti, va il nostro grazie. Il titolo di quest’anno, “Non un passo indietro”, come abbiamo detto fin dall’inizio è più di uno slogan: è un impegno. Continueremo a lottare per difendere i nostri spazi, i nostri corpi, le nostre identità”. “E il pensiero va a Gaza – continua – , dove ogni diritto, ogni corpo, ogni libertà viene calpestata. La nostra lotta o è intersezionale, o non è. E da qui, insieme, lottiamo e guardiamo al futuro”.

Tutti argomenti fondamentali che Giacinto Festival, nel suo stile pop e inclusivo, ha trattato, come sempre, attraverso vari linguaggi culturali e artistici. Cuore dell’edizione è stato il dibattito che, quest’anno, con il titolo Liberi di essere, tra diritti e stereotipi ha visto la partecipazione e il contributo di personaggi di vari settori della cultura. Prezioso l’intervento di Nichi Vendola, politico e poeta, che ha ricordato alcune delle più grandi lotte internazionali della storia per il diritto alla nominazione e quanto siano fondamentali la parola e il riconoscimento contro la condanna feroce dell’innominabilità. Un omaggio alle lotte storiche, culminate nella nascita del Pride e nella rottura di tabù secolari. Durante il dibattito, Chiara Tarantello, presidente dell’associazione transfemminista l’Intreccio Viola ha sottolineato l’importanza del lavoro a favore delle vittime di tutte le oppressioni e quanto sia importante l’intersezionalità nella lotta per i diritti, il deputato europeo Brando Benifei ha posto l’attenzione sui vari tentativi di erodere i diritti già acquisiti, ricordando che si attaccano i diritti umani, mentre a Gaza è in atto un genocidio. Infine, divertente e pungente, l’intervento dell’attrice comica Annagaia Marchioro ha sottolineato come l’ironia sia fondamentale per rompere e contrastare i pregiudizi proprio utilizzandoli come ossimori e prendendoli in giro.


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