A più di quarant’anni dalla sua uscita sulle televisioni giapponesi e trentanove dal suo avvento sul piccolo schermo del nostro paese Atlas Ufo Robot continua a essere al centro dell’immaginario e delle riflessioni di molte generazioni, non solo di quelle che quel periodo l’hanno vissuto in prima persona. Due libri usciti in questo 2017 si occupano del fenomeno Goldrake e di quello che la serie animata giapponese ha rappresentato e ancora rappresenta per la cultura mass mediatica e pop del nostro paese. Alle ore 19 del 4 aprile 1978, su quella che ancora si chiamava Rete Due veniva trasmessa per la prima volta una serie animata giapponese intitolata Atlas Ufo Robot ma che in poco tempo sarebbe diventata per tutti Goldrake, dal nome del coloratissimo robot chiamato a difendere la terra da un’invasione alieni.l posto occupato da Atlas Ufo Robot nella storia della televisione italiana non è significativo solo perché fu il primo cartone animato di genere fantascientifico nipponico ad arrivare in Italia, ma anche per il vespaio di polemiche che sollevò.
Curatolo Leonardo
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
Commenta con Facebook